buonanotte, sì, buonanotte.

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Buonanotte, detto un po’ alla romana. È così che Masi saluta Santoro al termine del suo intervento telefonico, con il quale dichiara di dissociarsi a priori (lo riporta integralmente Il Post). Mai un saluto fu più appropriato, anche se ormai ci siamo già, in piena notte. Parla di questa notte Giannini su Repubblica, e pensavo giusto poco fa al paragone tra i 2 momenti più difficili della Repubblica. L’altra notte, quella zavoliana, per intenderci, non l’abbiamo mai superata del tutto, a differenza di quanto si creda. Prova ne sono gli incubi che ci tormentano, quelli più di moda (Battisti dal Brasile) e quelli un po’ demodé (Zorzi dal Giappone). E questa notte, altrettanto terrificante perché, non essendo sanguinaria, permette a molti di fare sonni tranquilli, rendendo tutti ignari di come ci si sveglierà domani.

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