briattore

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Questo mio contributo, forse uno dei meno utili di tutta la raccolta, uscirà a caso in un una domenica d’estate, in pieno mood da Studio Aperto, magari una domenica pomeriggio, mentre la Rai manda in onda le repliche della signora in giallo. Tanto le avete viste già tutte migliaia di volte, meglio leggere qui. Buon divertimento, qualunque ora e qualunque tempo ci sia fuori.

Svolgimento. C’è un bar, a Torino, a fianco di un locale in cui ho suonato qualche anno fa, non chiedetemi il nome perché non ricordo assolutamente, ma magari tutti insieme riusciamo a ricostruire il fatto e a dare una dignità giornalistica (?!?) a questo post, almeno nell’esattezza dei dettagli. Questo bar ha una particolarità. Entro per mangiare un panino e bere una birra prima del concerto con gli altri membri della band, e il tizio al di là del bancone ha preso le ordinazioni e mi ha trasmesso l’impressione di una faccia già vista. Ci sediamo in un tavolino, lì inizio a guardarmi intorno, prima gli altri avventori, pochi, seduti agli altri tavolini per lo più con il bicchiere di vino davanti. Quindi, probabilmente per fuggire dalla tensione pre-esibizione e dagli argomenti del bassista che avevamo ai tempi, continuo lo scanning sulle pareti e noto immediatamente una serie di foto in cui spiccano immortalate alcune celebrità, gente del calibro di Umberto Smaila, per intenderci. Poi qualche soubrette, se non ricordo male Anna Falchi. Non le riconosco tutte, non sono avvezzo al jet set. Vedo però Naomi Campbell, a braccetto di Flavio Briatore. Mi avvicino, e anche Smaila e Anna Falchi si accompagnano a Briatore, da lontano mi era sfuggito. Ma è davvero Briatore? No, è la persona che sta preparando il mio panino. Vedo allora la targa, primo premio al concorso di una tv locale e il conferimento dello status di sosia ufficiale di Flavio Briatore. Torno al mio posto. Il panino era davvero gustoso.

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