c’era prima lei

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Ieri sera più di mezz’ora ho dovuto aspettare fuori per mangiare un po’ di sushi. Mezz’ora. E il bello è che non esco mai, ma quando esco trovo sempre tutto pieno. Ma allora c’ha ragione quello là, quello che parte la domenica e va a Riva del Garda in elicottero mentre tutti sono in coda in macchina. Ma quale crisi, il ristorante era pieno. Sono tutti pieni. Poi ci saranno pure quelli in bolletta, non lo metto in dubbio, ma gli altri sono tutti fuori a spendere. Dicono che i centri commerciali sono pieni di gente che va lì a vedere e non compra niente, ma io non ci credo. Cosa vuol dire andare lì e guardare i Rolex o i pantaloni e le scarpe e non comprarsele. Se io vado al supermercato ci vado perché devo far la spesa, mica per guardare l’uva o i cetrioli. Son tutti lì a spendersi i soldi della pensione dei nonni, altro che. Dovrebbero fare una campagna per la protezione dei vecchi, altro che protezione degli animali. I vecchi sono gli unici che hanno i soldi, che hanno un reddito fisso, e allora i figli e i nipoti li mettono nel freezer e continuano a prendere la pensione. Sa a cosa servono tutti quei pozzetti e i congelatori che vendono adesso? Quelli grandi così? A tenerci dentro i vecchi. Ogni tanto tirano su il coperchio e gli fanno una carezza, come stai nonno? gli dicono, poi chiudono e li lasciano lì e nel frattempo gli arriva la pensione e loro vanno spendersela nei ristoranti. Più di mezz’ora ho dovuto aspettare fuori al freddo, dentro era pieno così. Poi sono riuscito a entrare, e ho mangiato tanto di quel sushi che stamattina ho passato un’ora in bagno.

(Anonimo lombardo durante la coda in panetteria, traduzione e adattamento dal milanese a cura di plus1gmt)

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