tutto il resto è noia

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L’ultima volta in cui ci siamo incontrati eravamo in un bar da fannulloni della riviera, io ero dietro un pianoforte elettronico e accompagnavo una cantante che non aveva ancora interiorizzato il fatto di essere lesbica, tu eri seduto a un tavolino con un noto spacciatore e due avanzi di bordello, ti sei fatto portare una bottiglia di champagne da supermercato pagandola più del triplo del suo prezzo, ne hai versato un po’ nella scarpa con il tacco della più buzzicona delle due, dopo avergliela sfilata, e lo hai trangugiato da lì, un po’ ti si è rovesciato sulla camicia di jeans che indossavi aperta sul petto. Poi ti sei sistemato il codino che raccoglieva sulla nuca quel poco di capelli sopravvissuti e mi ha richiesto una canzone, per fortuna non ricordo quale, da dedicare alla fortunata che ha dovuto rimettersi la scarpa bagnata di vino. Mi spiace, ti ho rimosso la mattina successiva a quell’episodio, non credo che accetterò la tua amicizia su Facebook.

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