il pianoforte sulla spalla?

Standard

Sono poche le canzoni in grado di farmi saltare i nervi. Be’ oddio nemmeno così poche, se non altro perché alcuni brani compresi in questo elenco personale si ascoltano raramente, ormai si può dire che sono finiti nel dimenticatoio condannati da un più che giustificato oscurantismo culturale. Roba tipo “Uomini soli” dei Pooh, un medley dei Gipsy Kings che ha rischiato di rovinarmi la crescita intorno ai vent’anni e l’intera discografia di Gianna Nannini, il cui timbro di voce su di me ha più o meno lo stesso effetto di una forchetta contro i denti, e solo per l’amore che provo per mia figlia ho depennato da questa black list “Aria”, ma solo perché presente nella colonna sonora di “Momo alla conquista del tempo”, uno dei suoi film a disegni animati preferiti.

Ma c’è una canzone in grado di farmi saltare i nervi che sono costretto ad ascoltare ogni lunedì e giovedì, perché fa parte della compilation che la mia trainer di attività motoria globale utilizza come accompagnamento dei diversi momenti della seduta di allenamento. Verso la fine, quando lo stretching subentra alle fatiche dell’esercizio fisico, tra una Enya e un altro brano altrettanto dozzinale da benessere da supermercato, ecco la voce in beffardo accento romanesco di un noto cantautore di cui ho già avuto il piacere di parlare su queste pagine. Il pianoforte e le sue vocali allungateeeeeeee, che già il pezzo non lo sopportavo quando fu pubblicato, poi ha dato il titolo a un noto filmetto di quel cinema italiano che andava per la maggiore tra i trentenni di qualche anno fa, e ora mi tocca subire mentre cerco di restituire tono ai muscoli del mio corpo fiaccati da intere stagioni passate chino al pc. Ma per il perfetto connubio con il “corpore sano” la “mens sana” dovrebbe poter non esser messa alla prova. Ogni volta penso di chiedere una tregua, magari potrei proporre qualcosa di alternativo, poi su “si accendono le luci qui sul palco ma quanti amici intorno che mi viene voglia di cantare” a me invece viene voglia di alzarmi e andarmene. E non è il caso di linkare qui il video di “Notte prima degli esami”, portatevelo tu e i tuoi amici il pianoforte sulla spalla. Se l’amore è amoreeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee…

2 pensieri su “il pianoforte sulla spalla?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.