stringere il cerchio

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Parliamo in piedi, tu sei perpendicolare a me il che, per farvi capire, significa che io ti guardo dritto in un orecchio e tu parli a me pur rivolto a un interlocutore invisibile alla mia sinistra. Già da questo particolare è facile capire che mi sto riferendo a un uomo, uno di quelli che non riescono a guardare negli occhi, a rivolgere la bocca nella direzione della faccia di chi gli sta rivolgendo la parola o, di rimando, l’attenzione, quando chi ha davanti, anzi di lato, è del suo stesso sesso. E lentamente faccio esperimenti empirici di riposizionamento, muovendomi impercettibilmente verso la mia sinistra in modo da ridurre l’angolo di conversazione, così cerco di captare il tuo sguardo e per qualche secondo ci riesco. Poi la palla passa a me, è il momento per esporre il mio parere e approfitto della intimità che (mi sembra) si stia creando per approfondire il dialogo, ti rilascio anche dettagli piuttosto personali e riservati proprio perché sono stufo di chiacchierare del tempo e di motori e di altre cose di cui non ho un’opinione, un po’ perché esulano dalla mia competenza e un po’ perché non mi sono mai posto il problema. Ma appena finisce il mio turno e tocca a te, ecco che ristabilisci la prossemica di prima e immagino che visti da fuori facciamo ridere in questa specie di girotondo su noi stessi, come me che ti incalzo dalla mia circonferenza esterna e tu, come raggio, fai ruotare l’asse comportamentale che ti consente di mantenere costante la nostra distanza. E io che con tutta la mia buona volontà tendo a trasformare questo movimento emotivo in una sezione aurea, alla fine non riesco a vincere la forza centrifuga, sei troppo maschio o, mi viene il dubbio, ho l’alito cattivo.

5 pensieri su “stringere il cerchio

  1. Uhuhuh, sai quante volte mi succede di fare un balletto intorno alle persone?
    Non sono l’unica! Certa gente s’è messa un guscio che neanche una tartaruga…

  2. muchoperros

    Capita anche a me di avere dei problemi nel guardare in faccia il mio interlocutore, ma è un problema di cervicale, quando i corpi sono paralleli solo per metà…

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