non era previsto che dovessero essere così tanti

Standard

Leggevo che in fondo, a quest’età, un po’ i suoi genitori li capiva, così concentrati su sé stessi e incattiviti dall’età avanzata come se fossero spinti da un estremo impeto di autoconservazione e di sopravvivenza e cercassero di non disperdere nulla delle proprie risorse, dandosi l’illusione di avere davanti ancora un futuro a perdita d’occhio e quindi pensando che prima o poi ogni cosa sarebbe potuta tornare utile. Perché i figli sono belli da piccoli che te li osservi fiero della tua installazione, come fa un artista di fronte alla sua opera d’arte moderna, ancora tutto sudato e con la tuta da lavoro macchiata di tempera a olio o di gesso. Poi nemmeno un paio di decenni e già ti voltano le spalle, se ne vanno per la loro strada, alcuni ti rinnegano, ci sono casi addirittura di ragazzi che accoppano i genitori per avere l’eredità e comprarsi l’iPhone 5. Ecco, queste cose non si vedono dall’ecografia o dall’amniocentesi e bisogna saperle prevenire. Ma, oggettivamente, c’era ancora scritto, poi per quanto bene tu faccia a un certo punto gli scatta qualcosa al genere umano e ti scivola dalle mani, perdi il controllo come quando nevica e hai le gomme lisce, e pensi alla fortuna che hanno le bestie che non si ricordano di nulla e di nessuno o fanno finta di aver dimenticato chi hanno dato alla luce, e nella loro brutalità ognuno ha il suo territorio di caccia a parte qualche eccezione che ti raccontano nelle favole del re leone. Noi invece li vediamo che nemmeno ci salutano e non ti dicono grazie perché è tutto anche loro e glielo abbiamo insegnato noi, a essere ingrati, criminali, terroristi o anche solo prodighi del loro tempo e manibuche con la loro vita stessa. Fino a quando per motivi biologici si riparte da capo a badare a sé, ci manca lo spazio davanti e facciamo finta di nasconderci dietro a qualcuno che non se ne accorge che era dopo di noi in questa coda al contrario dove vince chi arriva per ultimo, e chi se ne importa se nella fila a fianco ci sono i nostri figli con le loro nuove famiglie che ci guardano indignati, e nell’articolo continuava a raccontare della sua disillusione. Che poi pensi perché questo si domanda che senso abbia averne due, di famiglie. Quella che ti ha fatto e quella che ti fai tu. Una non basta e avanza?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.