due o tre cose che pensavo su tutti voi, esclusi i presenti

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Ed ecco, a grande richiesta, una carrellata di alcuni aspetti della nostra civiltà, a detta di tutti almeno da queste longitudini già abbondantemente avanzata, sui quali sembrano essere ancora ampi margini di miglioramento. Come si usa per questo spazio, sentitevi liberi di aggiungere in calce i vostri. Mi sembra doveroso partire dai freni dei convogli ferroviari e dal loro fastidiosissimo stridore, un baccano che se ti capita vicino ti annienta tanto ti penetra meticolosamente da tutti i pori umani di contatto con l’esterno. Me lo raffiguro come una sorta di agopuntura al contrario, inventata da un criminale nazista orientale per torturare sadicamente i suoi prigionieri infilzandoli con sottilissimi aghi metallici ovunque ci sia un’apertura. Che cosa terribile. Andiamo su Marte, inseriamo manicotti intorno alle arterie in biopsia per stabilizzare aneurismi e non siamo ancora stati capaci di inventare un sistema per attutire lo sfregamento delle ruote dei treni sui binari?

Per non parlare dell’autoironia, che non c’entra nulla con il pezzo qui sopra  e no, il fatto che il nome sia composto con il prefisso auto non significa che si tratti di un mezzo di trasporto. A pensarci bene però, un veicolo per lanciarsi spediti verso la propria emancipazione emotiva sì. Ma siamo in pochi ad avere la patente di questo bolide, abili piloti in un mondo in cui ci si prende solo sul serio. Ma da qualche parte bisognerà pur incominciare il lavoro su di sé per allentare tutta questa tensione generale, se pensiamo che alla base della crisi globale che stiamo vivendo ci sia sopratutto un diffuso sentimento di orgoglio e pregiudizio. Quindi, anche se voterete Renzi, non preoccupatevi, continuerò a volervi bene come sempre. Però, siate onesti con voi stessi: se fosse stata una qualsiasi macchietta del centro-destra a farsi fotografare in un tripudio di messe in piega senili sulla copertina del noto settimanale “Oggi” saremmo qui a riderne insieme e non ad arrampicarci sugli specchi per cercare di difenderlo, che è un insulto all’intelligenza collettiva del centrosinistra.

Terzo ma solo per puro caso è l’uso di hit anni 80 – Girls just want to have fun di Cyndi Lauper, giusto per fare un esempio –  come suonerie di smartcosi in dotazione a utenti che viaggiano verso la mezza età. L’ottimismo sintetico mascherato da un immaginario popolato da scaldamuscoli o spencer con bavero in velluto stride in eccesso con le canizie di ex paninari ritornati alla piena dignità morale grazie alla rimessa in auge delle Timberland a polacchina, peraltro facili da trovare tarocche a ogni angolo della strada o nei negozi al profumo di oriente a uso e consumo dei vostri figli.

Mi resta solo una battuta per chi vive sempre all’attacco, avete presente quelli che sono sgarbati perché non gli hanno voluto bene da piccoli, o perché a scuola li prendevano in giro perché non eccellevano in igiene personale e avrebbero dovuto curarlo vista l’evidenza dell’odore epiteliale profuso per lo più involontariamente. Quelli che anche se non è il caso mandano indietro i piatti al ristorante, chiedono gli sconti anche per uno straccio da due euro, non aspettano la tua seconda opportunità perché non ammettono nemmeno una tua prima e unica défaillance, nemmeno poi fossero loro a rimetterci ma comunque sono così arroganti perché non hanno altri timbri per mascherare la loro bruttezza dentro, e spesso anche quella di fuori perché poi il loro carattere del cazzo alla fine lo somatizzano e così sono pure inguardabili? Ecco, possibile che nel 2012 questi non siano ancora morti tutti?

11 pensieri su “due o tre cose che pensavo su tutti voi, esclusi i presenti

  1. Ovviamente non posso che sottoscrive il primo punto. Ma questo è scontato, meno scontato la sottoscrizione anche degli altri, ma così è. Tuttavia devo sottolineare che la lista di coloro che andrebbero eliminati sarebbe da rimpinguare (a partire dagli stupidi che proprio non reggo), se non ché rimarremmo in pochi e, cosa da non escludere a priori, potremmo a nostra volta far parte della lista di qualcun’altro e allora ci sterminiamo a vicenda. Unica soluzione: tolleranza… con licenza di ceffoni morali

  2. Plus, davvero credo anch’io che i nostri pensieri continui o il nostro modo di essere radicato, finisca per rivelarsi anche in volto. I cosiddetti pensieri perniciosi e cattivi, hanno un vistoso output in viso! 🙂 un abbraccio

  3. Due o tre cose che pensavi sulle quali mi trovi d’accordo.
    L’autoironia è necessaria per sopravvivere, almeno per me.
    E riguardo a quelli che vivono sempre all’attacco….beh, io mi scanso e lascio che si schiantino da soli contro il muro 🙂

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