la virtù dei forse

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La sua pazienza attirava solo donne piene di problemi. La similitudine capacità di sopportazione uguale sicurezza è in realtà un grande equivoco di fondo, una cosa di quelle che si dicono ma che non corrispondono al vero perché si tratta di un modo di temporeggiare camuffato da finto comportamento responsabile. Come alcune definizioni che suonano più come luoghi comuni sulla remissività tipo “quello dove lo metti sta”. A tutti gli effetti era solamente consapevole di avere risorse per sopravvivere fino a quando la situazione non si risolveva da sé. Nel mentre si dedicava con passione ad alcune arti marziali, e nemmeno le più comuni e rese popolari da una corposa letteratura di b movie, ed era così stufo del suo lavoro che pensava addirittura di aprire una scuola tutta sua forte di una cintura e di una metodicità ai massimi livelli.

Ma anche lì pensava che il saper sopportare con tenacia la situazione potesse far volgere tutto al meglio. Una sorta di sacrificio, come se esistesse realmente un sistema di monitoraggio delle intenzioni che consente di accumulare punti fino al raggiungimento di premi finali. Tipo la tessera dell’Esselunga, per intenderci. Solo che se hai una fidelity card puoi tenere sotto controllo il tuo punteggio. Se ti nascondi tutto dentro gli altri non lo capiscono fino a quando dai di matto, e allora niente rasoio elettrico o macchina fotografica. Addio punti fragola. Per farmi capire, lui una volta ha fermato la sua Punto blu petrolio su un viale a tre corsie – era in quella di destra – ed è sceso perché non ne poteva più di ascoltare i rimbrotti della persona piena di problemi al suo fianco e ha proseguito a piedi. Allontanandosi aveva sentito il motore rimasto acceso, nessuno aveva chiuso la portiera, fino a quando aveva svoltato in una strada laterale con i suoi rumori e i locali aperti, che avevano coperto tutto il resto.

Poi non so come è finita, ora ha un Mercedes Classe A quindi di certo ha cambiato la macchina. So anche che allora, ai tempi della Punto, si era convinto di essere davvero un campione di condiscendenza ed era arrivato al punto di dare un’ultima possibilità persino al suo gatto che aveva dimostrato seri problemi comportamentali nell’ambiente domestico da quando lui aveva acquistato un frigo nuovo. Un madonnone tutto cromato classe di consumo energetico A+++ e apparentemente silenzioso ma che probabilmente emetteva di nascosto una frequenza impercettibile all’orecchio umano. Non a quello felino. Ma questa è solo una congettura poco benevola nei suoi confronti e mai verificata. Perché, per farla breve, piuttosto che rovinare il rapporto con il micio e con il suo elettrodomestico, aveva scoperto una specie di casa di riabilitazione per animali vittime di turbe. La degenza del gatto gli è costata anche un occhio della testa, ma pare che tutto sia tornato come prima, ai bei tempi del frigo vecchio che consumava un botto, doveva sbrinarlo anche tre volte l’anno ed emetteva i ronzii che conosciamo tutti e gli altri rumori improvvisi e standard che a volte, di notte, tra quello e i led accesi arriviamo a temere persino un attacco degli ufo. E un paio di volte è andato pure a trovarlo, il gatto, alla casa di cura per animali, fino a quando la convalescenza è finita.

Ma lui comunque sostiene tutt’ora che con le donne invece è tutto diverso. Che poi, a me quelli che dicono “le donne” così mi mettono un nervoso. Siete d’accordo con me che si rischia di generalizzare? Però voglio essere comprensivo con lui, giacché stiamo parlando di due episodi ben circoscritti. Persone che si incontrano e si scelgono, all’inizio per caso ma poi dopo se insistono lo fanno più o meno consapevolmente. E per darvi un quadro completo, dopo aveva recuperato la Punto blu petrolio sotto casa di lei. Gli aveva lasciato le chiavi nello sportellino del serbatoio, come sempre. Quindi aveva condotto successivamente un paio di relazioni con altre ragazze che davvero confidavano in lui per rimettersi in sesto. Mitomani, logorroiche, nevrasteniche, ed entrambe (mi riferisco proprio a quel paio) che dicevano che lui sapeva ascoltarle, comprenderle e dare consigli, dato che difficilmente riusciva a interromperle durante una conversazione tipo. Credo che lui trovasse l’aver pazienza una specie di atto dovuto a queste attestazioni di fiducia, tutto qui. O forse, come viene più naturale pensare, era davvero un modo per starsene al sicuro, misurare le cose e favorire una parvenza di benessere altrui a prescindere dal suo equilibrio. Io, per prenderlo in giro, sostengo che si trattasse di sordità. Lui ride, ma solo perché fa finta di non aver sentito la battuta.

4 pensieri su “la virtù dei forse

  1. Che poi, a me quelli che dicono “le donne” così mi mettono un nervoso. Siete d’accordo con me che si rischia di generalizzare? Abbastanza d’accordo. Forse.

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