alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 21.04.13

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Civati, “Quelli-di-sinistra-che-odiano-la-sinistra”: Non abbiamo considerato la candidatura di Rodotà perché quelli-di-sinistra-che-odiano-la-sinistra non la volevano. Non perché ci fossero altri motivi, né altre questioni.

Alessandro Robecchi, “La tragedia del Pd: missile o cedimento strutturale?”: Il disastro avvenuto in prossimità del Quirinale: forse per un guasto all’impianto ideologico. Berlusconi: “Loro venivano da Gramsci, Togliatti e Berlinguer, io venivo da destra: ho ragione io”. Le famiglie alle prese con lo straziante riconoscimento delle salme: “Matteo l’abbiamo identificato subito, era l’unico che rideva”. Prodi coordina i soccorsi.

Diecimila.me, “il funerale dei partiti”: È da un po’ che si sente dire che i partiti sono finiti, morti. Che ci si creda o meno, converrà immaginarne il funerale.

Popolino, “La non-esistenza”: Ecco, la questione è tutta qui. In questo momento, sulle bacheche Facebook e sugli account Twitter dei parlamentari Pd che hanno votato Napolitano è in corso uno tsunami di vaffanculo di cui si vede l’inizio ma non la fine. E si trattava pur sempre di rieleggere Napolitano, verso il quale dopotutto gli italiani un po’ di fiducia ancora ce l’hanno. Ma i nostri elettori hanno capito perfettamente l’indegnità delle destra peggiore d’Europa e di una classe dirigenza supposta di sinistra vecchia e impresentabile che vanno a nascondersi dietro le gonne di un anziano signore: uno spettacolo francamente inguardabile, e comunque fa l’effetto del bambino grasso che si nasconde dietro un fuscello: lo vedono tutti, benissimo.

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