alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 23.04.13

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Civati, “Fioroni mi vuole buttare fuori dal partito”: Fioroni su Radio Popolare: Civati non avendo votato Napolitano è un irresponsabile e se non vota governo è fuori dal Pd.

Andrea Sarubbi, “Under pressure?”: A smartphone spenti, recita in maniera caricaturale la versione dei vintage-dem, sarebbe stata un’altra storia. Ma è una caricatura, appunto, come quelle degli artisti di strada in piazza Navona: ricorda un po’ la realtà, ma ne amplifica volutamente alcuni tratti e ne ignora altri. Un ritratto è un’altra cosa: infatti per una caricatura (10-15 euro) bastano cinque minuti di orologio, per un ritratto serio (40-50 euro) ci vuole un’oretta. Eppure, c’è ancora chi tende la trappola e chi ci casca.

Ciclofrenia, “Il MoVimento 5 Stelle è la più grande supercazzola della storia politica italiana”: Dialogare con un elettore del MoVimento 5 Stelle è un po’ come cercare di convincere il primo passante che trovi a mandare sua madre a battere a Caracalla: puoi essere il miglior oratore del mondo, ma sarà difficile trovare un’intesa e probabilmente finirà per insultarti.

diamogli delle brioches!, “Il maglione peruviano”: Le mie colleghe, quelle apparentemente più intransigenti nonchè socialmente impegnate, si riconoscono al primo sguardo. No, non ne faccio una questione di stereotipo: è una costatazione che nasce da un lungo periodo di osservazione.

Il deboscio, “Il senso della vita di Fabri Fibra

Il comizietto, “Impazzire al lavoro”: In questo periodo il mio lavoro consiste nel programmare un noto (solo agli addetti ai lavori) prodotto software di reportistica per produrre dei file pdf con sopra tante tabelle, grafici e note. Il committente di questo lavoro è una società di gestioni fondi, quelle cose astruse finanziarie che tolgono i soldi ai ricchi per darli alle banche.

Paolo Visnoviz, “Uno vale uno”: Buon­giorno, se sono qui oggi è per pun­tua­liz­zare alcuni aspetti che coin­vol­gono il Movi­mento. È stata fatta molta disin­for­ma­zione e siamo stati attac­cati in maniera inau­dita. Pre­metto che parlo per me, per­ché uno vale uno, ma le deci­sioni ven­gono prese tutte assieme, quindi parlo per uno, ma anche per il movi­mento, almeno per quanto abbiamo fin qui discusso assiame nei mee­tup. Non su tutto, sia chiaro, per­ché anche quello di cui abbiamo par­lato nel mee­tup non abbiamo fatto in tempo a discu­terlo sul blog, quindi non sap­piamo se anche gli altri siano d’accordo con le nostre posizioni. (via)

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