alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 14.05.13

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Miss Fletcher, “Da Boccadasse a Capo Santa Chiara, un pomeriggio di maggio”: Una felpa, una giacca leggera e via, fuori a godersi il bel tempo con lo scooter che non usavo da un pezzo e che regala un impagabile senso di libertà. Sono andata verso Boccadasse, già la conoscete, un luogo incantevole.

Popolino, “Civati non ha nessuno dietro”: Questo il tipo di commento che mi capita di leggere, ultimamente, da persone che prima non commentavano affatto, e già solo per questo saluto la cosa come una buona notizia.

Cristiano de Majo, “L’eroina come estetica”: Avrò avuto dodici anni la sera in cui a casa mi proibirono di guardare in tv Noi i ragazzi dello zoo di Berlino, il famosissimo film tratto dal libro-verità di Christiane Vera Felscherinow, eroinomane fin dall’età di tredici anni nella Berlino Ovest pre-unificazione. Lo guardai lo stesso e, anche se non lo rivedo da un secolo, la sensazione che ricordo è quella di un film che faceva venire voglia di drogarsi o, più precisamente, voglia di eroina. La conferma a questa sensazione è che quasi tutte le persone che conosco, utilizzatori anche sporadici di eroina, citavano quel film come se fosse il mito di fondazione della loro tossicomania.

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