vuoi più bene a mamma o a papà, e non è una domanda

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Un altro aspetto verso il quale dovreste porre attenzione è che quando poi i bambini iniziano a crescere, verso i dieci anni per esempio, chi ricopre il ruolo di madre torna a staccare di netto chi ricopre il ruolo di padre dal punto di vista del riferimento su tutti i fronti. Nel senso che i papà restano pur sempre molto presenti ma laddove i figli cercano contenuti più elaborati difficilmente vi troveranno adeguati ma, sono certo, non ve ne faranno una colpa perché le cose stanno così. Le madri hanno molte cose di più dentro e i figli vi trovano risposte senza interruzione così viene naturale aprire un canale privilegiato da quella parte. Noi padri non dobbiamo prendercela né sentirci messi da parte perché molto probabilmente poi avremo altre occasioni per metterci in luce, l’importante è non abbassare la guardia e rimanere lì sempre pronti con quella funzione di back-up che comunque a volte serve, nella quale possiamo dare il meglio e concentrare tutti i numeri che ci siamo preparati e non riusciamo mai a mettere in scena. I figli ci stanno a sentire e imparano perché sanno che siamo complementari a un sistema autosufficiente in cui temporaneamente è assente il protagonista, o si sta riposando, o sta leggendo. Il divario tra le parti genitoriali – ci sono naturalmente eccezioni, per carità – penso sia proprio una questione di natura come la nascita, che non può derivare per forza che da lì, o altri fenomeni di cui il genere umano ha documentato i principi per cui accadono sempre allo stesso modo. Come se al momento di fare un passo decisivo, di quelli che ti segnano la vita, i fronzoli di cui noi ci facciamo belli facendo foto creative alle torte di compleanno o lanciando e recuperando palloni sulla spiaggia passassero inderogabilmente in secondo piano e valori di saggezza, di vision – come si usa dire oggi – prendessero il sopravvento come unico processo praticabile. Il mio consiglio è di rimanere in silenzio con la nostra meraviglia e imparare, far tesoro di quello che accade perché comunque noi ci siamo passati da bambini, sappiamo come funziona e ce ne siamo beati. Poi però le sovrastrutture ci hanno messo in mano altri strumenti che sì, servono, ma ecco più che strumenti sono accessori che, se ci pensate bene, non è proprio che siano tra di loro sinonimi.

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