alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 08.01.14

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Miss Fletcher, “Starman”: E io avrei voluto esserci, a Berlino, il 6 giugno 1987. Poco lontano dal lugubre Muro che per lungo tempo ha diviso in due la città tedesca, quella notte David Bowie cantò Heroes.

Ho un libro in testa, “Il villaggio globale è così piccolo che neanche fa provincia”: Due anni fa, per esempio, ho conosciuto sui social il mio vicino di casa. Abitava nel palazzo di fronte il mio, ad appena un numero civico di distanza. Un giorno mi lamento del casino che fa il prete dell’oratorio davanti casa e lui mi twitta “ma dove abiti? Ho anche io un oratorio vicino casa”, così scopriamo di essere dirimpettai. Allora ci siamo presi un caffè e ci siamo conosciuti. Poi lui ha traslocato e da qualche tempo anche io, ma nel villaggio globale siamo ancora dirimpettai.

Il Post, ““Every Breath You Take” rende a Sting duemila dollari al giorno”: Il calcolo è approssimativo, ma sono quasi tutti soldi “rubati” agli altri due Police (soprattutto Andy Summers): per via di Puff Daddy

Pendolante, “Intrecci baci e operazioni”: Giocherellano l’uno con le dita dell’altro e si sdilinquano in mielosismi fastidiosi. Più il viaggio procede, più le loro effusioni diventano fastidiose, rumorose, infantili. Quello che irrita è la modalità adolescenziale del loro approccio reciproco – in netto contrasto con la terminologia e l’argomento di conversazione – l’assenza totale di passione. Smancerie senza un’evidente impellenza a quel contatto.

gynepraio, “Cara dea della condivisione”: Oppure certe serata pigre e polverose in casa, a fumare sul divano e guardare serial televisivi da signorina. Una raccomandabile dieta composta di sole schifezze. L’ascolto indefesso e reiterato di musica trash. Certe playlist disdicevoli che Dio benedica l’opzione sessione privata di Spotify. “My Favorite things” facendo colazione, “La notte vola” per il make-up, “In fondo al mar” in doccia.

italianamentescoretta, “Shala-la-la-lalaa-la-la-laaa-la-la-laaa-la-la-laaa-la-laoh…”: i Vaccines suonano Mannequin, e i Wire non esistono più, perché nel mio cervello, quel pezzo, ormai ha senso solo con la voce di Justin Young, e non è importante se c’era prima Colin Newman, se l’ha inventata lui, ‘cazzo me ne frega?! Un po’ come quando nel nostro cuore finisce un amore, un amore che sembrava perfetto, unico, poi ne arriva un altro, e sbadabaaaaaaam, stammi bene, Colin Newman!

Canzone del giorno
Wire – Mannequin

14 pensieri su “alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 08.01.14

  1. Se dico che è la citazione (o come diavolo si definisce) che più mi ha fatto piacere da quando ho aperto il blog, mi credi? E te ne dico un’altra, non sapevo se leggessi o meno i miei post, ora so che, almeno qualche volta, lo fai, e ne sono felice.

    Apprezzo il tuo silenzioso imparziale lavoro, qui, su wordpress.

  2. quelli che linko qui li leggo, certo. A volte non riesco a leggere tutto di tutti e tutti i giorni, comunque quando vedo anche solo un riferimento a qualcosa che mi sta a cuore, come i Wire, di certo non me lo lascio scappare 🙂

  3. Se riuscissi a leggere tutto di tutti tutti i giorni, ecco, saresti un sacco speciale, troppo speciale, un po’ come Superman, toglimi una curiosità, tu sai volare? 😛

  4. io inizio qualche giorno prima, provo addirittura a non dormire la notte precedente alla partenza sperando poi di crollare dal sonno durante il volo ma invece niente. Ma cerco di contenere la paura il più possibile, non voglio limitare le esperienze di viaggio di mia figlia finché è piccola e deve viaggiare con me. E poi dicono che è una paura irrazionale. Mah.

  5. Io sono identico a te, comincio giorni prima, infatti gli ultimi due giorni di vacanza sono disturbati da quel pensiero. E anche io, pur non avendo ancora figli, tutte le volte che me lo posso permettere, salgo su un aereo e vado. E non sai che fatica per dissimulare il terrore con chi è seduto vicino a me, fisso l’assistente di volo, per capire, dal suo sguardo, se è tutto okay, “se ride”, mi dico, “è tutto sotto controllo”. 😛

    Notte.

    P.s. qui (http://ritroviamoci.wordpress.com/) sei il benvenuto, come tutti…

  6. Ho letto l’articolo de IlPost e Sting sembra comportarsi da “coso”, però… Sarebbe anche bello che gli altri del gruppo ammettessero “abbiamo fatto la stupidaggine più grossa della nostra vita”. Senza questa ammissioni sembrano dei bambini ai quali sia stata rubata la caramella. Nessuno gliel’ha rubata. L’hanno data loro spontaneamente.

  7. da quello che so, ma sono pronto a cancellare questo commento in caso di querela da qualcuno, nel tour di reunion di qualche anno fa di cui, peraltro, ho avuto la fortuna di assistere a una data (quella di Torino), il cachet del cantante era pari alla somma dei cachet degli altri due (già piuttosto elevati)

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