6 modi originali per mandare in vacca momenti potenzialmente indimenticabili

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Ho visto ieri sera  “Emotivi anonimi”, uno di quei deliziosi film francesi che solo i francesi riescono a fare, e ho pensato così di fare il punto su tutto quello che l’emotività può causare, nel senso che se non hai la fortuna di trovarti di fronte uno che si emoziona come te come i due protagonisti che nel film di Jean-Pierre Améris si innamorano, sublimando così il loro essere emotivamente reciproci, il contatto forzato con il mondo dei disinvolti amplifica gli effetti del proprio emozionarsi. Per esempio quando:

  1. ti viene a trovare una coppia di amici da Genova che passeranno la notte da te e nell’allestire la tavola per la cena, tagliando una lista del chilogrammo di focaccia che ti hanno portato, obnubilato dalla contentezza ti affetti un dito in un modo sufficientemente grave da doverti sottoporre a una ricucitura da personale specializzato presso il Pronto Soccorso
  2. nella foga di concludere un acquisto importante a cui anelavi da tempo, il più possibile ossequioso verso la cassiera quasi incarnasse il brand multinazionale che ti ha spillato dai tuoi risparmi almeno quattro volte il valore dell’oggetto comprato, te ne vai in fretta per liberare la fila che si è formata dietro tenendo in mano portafogli, oggetto comprato, sciarpa, sacchetto della spesa ed è un attimo a lasciare cadere la carta di credito che non hai messo subito via tutto preso dall’emozione
  3. alla sera del primo giorno della tua esperienza di leva, dovendo – in sequenza – riporre vestiti e effetti personali nell’armadietto in dotazione, serrare l’armadietto con il lucchetto, nascondere la chiave del lucchetto in un punto facilmente accessibile, per l’emozione ma anche un po’ di stanchezza nascondi la chiave del lucchetto nei pantaloni della divisa che riponi nell’armadietto e te ne ricordi solo dopo aver chiuso il lucchetto ed esserti coricato, felice di aver raggiunto il meritato riposo senza troppe complessità, almeno fino al momento in cui ti rendi conto della tragedia che si appena consumata a tuo danno
  4. hai una graziosa ragazza sul sedile del passeggero che ti chiede di darle un bacio e, sporgendoti verso di lei preso dalla naturale eccitazione che è po’ più dell’emozione ma è della stessa pasta, causi lo sbandamento dell’automobile in corsa lungo una strada provinciale a traffico elevato correndo il rischio di finire contro un muretto e, nel tentativo di raddrizzare il veicolo, contro un autobus di linea che proviene in senso contrario
  5. nell’ufficio di un prestigioso cliente del tuo cliente, quindi pervaso da quell’emozione che ti viene nelle occasioni speciali che accadono durante l’orario di lavoro, nel tentativo di spostare un tavolo per liberare lo spazio utile per dare sufficiente profondità alle riprese video di un’intervista, uno spuntone di ferro la cui presenza era impossibile da prevedere sotto una delle gambe del tavolo causa un solco in perfetta diagonale lungo il parquet in legno scuro nel centro della stanza
  6. hai invitato due amici conosciuti da poco a trascorrere con te il lunedì dell’Angelo, festività abitualmente trascorsa in gite fuori porta e pranzi al sacco proprio come in quell’occasione, presso una casa sperduta nell’appennino insieme a una congrega di ex scout a cui appartiene anche la tua fidanzata e, nel viaggio di ritorno verso casa affrontato giustamente in treno per evitare le code del rientro, il convoglio preso d’assalto dai numerosissimi prudenti emotivi ed entusiasti come te che hanno avuto la stessa idea, costringendo te e i tuoi nuovi amici con cui vuoi fare una bella figura ma già pregiudicata dai divertimenti e dai giochi di gruppo degli ex scout con cui avete trascorso la giornata, il convoglio dicevo si ferma in una galleria a metà strada a causa di un altro emotivo che ha pensato bene di farla finita proprio sotto quel treno, costringendo l’intero insieme dei passeggeri a oltre tre ore di attesa in piedi e senz’acqua, fermo restando che poi, una volta scesi, ti accorgi che invece una bottiglia d’acqua ti era rimasta nello zaino ma, a causa dell’emozione di non essere stato all’altezza delle aspettative altrui, te ne eri completamente dimenticato

Ecco, questa è solo una prima veloce rassegna dei brutti scherzi che l’emotività può causare a noi poveri mortali eccessivamente sensibili e soggetti all’ansia di prestazione tout court. Alcuni sono accaduti veramente, altri li so per sentito dire, a voi il compito di tirare a indovinare di quali il vostro si è reso protagonista. Ma soprattutto voi, e lo so che siete emotivi come me, quali disastri avete combinato nella vostra vita?

3 pensieri su “6 modi originali per mandare in vacca momenti potenzialmente indimenticabili

  1. … mi ritrovo a camminare sotto i portici della mia città, sono privo di occhiali da vista: li ho dimenticati. Nel timore di non salutare qualcuno che conosco, tutte le volte che scorgo una sagoma familiare, saluto! 😀 Chissà cosa avranno pensato quelli che mi hanno visto salutare un passante sì ed uno no… 😀

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