grafici mentali, persino oltre Excel

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Un po’ ossessionati dalle infografiche e, ancora prima, dai diagrammi a cui i software di calcolo e di office automation ci hanno abituato nel corso degli anni e a causa dei quali ci siamo persuasi che utilizzare rappresentazioni visive a supporto della realtà è un bene, fenomeno la cui deriva è il ricorso a Power Point a momenti anche per le dichiarazioni amorose, l’uso di rappresentazioni visive degli eventi personali attraverso la nostra immaginazione quando siamo soli soletti a tu per tu con le nostre angosce e in nostri pensieri costituisce una pratica ampiamente diffusa, ben oltre le cosiddette seghe mentali. Ed è proprio un peccato che la nostra testa non sia dotata di un’uscita hdmi per un collegamento con un monitor ad alta definizione, perché mostrare al prossimo di cosa siamo capaci di fare grazie al nostro intelletto potrebbe essere davvero la scommessa per il futuro, la prossima sfida su cui la tecnologia dovrebbe investire in termini di ricerca e sviluppo.

L’unico rischio, al limite, sarebbero le interferenze di immagini poco edificanti da condividere che potrebbe avere lo stesso effetto delle sviste come capita in quelle emittenti americane, quando mostrano immagini del web senza averle controllate prima, e tra un cane che sa giocare a baseball o un gattino che crolla dal sonno compare un membro maschile full size in tutti i sensi. Diciamo che però, una volta implementato un sistema di monitoraggio parentale tale per cui un referto positivo di un check volto a individuare un eccesso di superfici ricoperte da pixel color carnazza attiverebbe una censura per una presunta presenza di immagini pornografiche, la componente mostrabile ammessa alla visione potrebbe essere la via per l’entertainment del terzo millennio.

Ma limitandoci all’utilizzo di torte, barre o istogrammi a supporto di ciò a cui ci si sta riferendo, si tratta di un metodo ancora più facilmente praticabile per i ragionamenti tra sé e sé. Io per esempio vedo la mia esistenza come un calendario di quelli che si usano sui siti di viaggi per prenotare i voli. Ci sono i giorni in verde che ricordo come sereni, ci sono giorni rossi in corrispondenza di periodi piuttosto travagliati. Un sistema che mi consente di individuare facilmente i periodi critici, che so benissimo che ci sono stati e magari le caselline su modello “altissima stagione” ora sono finite, ma così è come se avessi un pro-memoria per un futuro in cui la memoria magari verrà a mancare.

Allo stesso modo potrò consultare i grafici di come mi sono sentito in quelle settimane rosso fuoco, gli alti e bassi come le sinusoidi tra ascisse e ordinate su un piano cartesiano, sopra e sotto lo zero. Non so, metti che un giorno occorra sottoporre una relazione a qualcuno, avere delle prove a proprio vantaggio può essere indubbiamente un punto a favore.

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