firma qui per riavere online “A pàggina de Bèllo Segnù”

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AGGIORNAMENTO: “Bèllo Segnù” è risorto!! https://www.facebook.com/bellosegnu

Troppo spesso ci dimentichiamo che molti dei beni che utilizziamo quotidianamente non sono un nostro diritto o ci sono dovuti. Il fatto che usiamo magari anche per lavoro certi programmi e, soprattutto, che passiamo ore su alcuni spazi del web che oramai diamo per scontato non ci deve autorizzare a pensare che siano pubblici. Pensate a Facebook, che oggi consideriamo una utility alla pari di luce, gas e carburante. Non dovremmo mai dimenticare (e chi era su FriendFeed l’ha provato sulla propria pelle) che si tratta di servizi privati, dietro ai quali ci sono decisori che possono fare quello che vogliono e anche scegliere arbitrariamente che cosa può rimanere online e cosa invece cancellare. Io stesso sono ospite qui su WordPress e spero che esista per sempre. Ogni giorno dovrei ringraziare il signor WordPress per l’ospitalità, non è così banale, sapete. Quante volte ci siamo indignati perché un contenuto su Facebook è stato rimosso o, viceversa, lo abbiamo segnalato perché ci dava fastidio? Non riesco a immaginare questa stanza dei bottoni tutta blu nel regno di Zuckerberg dove opera il board di controllo sui miliardi di cose che un’umanità oramai senza speranza riversa ogni secondo, quali algoritmi – se di algoritmi si tratta – riescano a esaminare pixel per pixel video e foto per distinguere quelle innocue da quelle ossessive.  E quando interviene la censura siamo tutti i charlie di questo o quest’altro dimenticando che Facebook è un’azienda privata, con un capo, dei responsabili, gente che lavora applicando policy di controllo, investitori e, considerando la diffusione, ha gli occhi di tutte le istituzioni mondiali addosso. Se volete uno spazio dove fare i vostri comodi, bestemmiare, inneggiare al duce in tutta tranquillità dovreste comprarvi dei server e farvi un sito o una piattaforma social indipendente, open, come del resto già ce ne sono. Gli stessi principi che Facebook applica per la rimozione di contenuti inappropriati sono oggetto di sterili discussioni. Perché il materiale presunto blasfemo sparisce che è un piacere mentre i gruppuscoli neo-nazi e tutta la fuffa anti-rom o apertamente razzista rimane? Questo è un mistero ma, ripeto, Facebook non è un ente pubblico e – ci piaccia o no – può fare quel che vuole.

Detto ciò, stamattina ho amaramente constatato che la pagina Facebook “A pàggina de Bèllo Segnù”, una trovata esilarante e tutt’altro che irrispettosa verso la religione (qui trovate un articolo su Repubblica) non è più online. Uno spazio in cui venivano pubblicati dipinti o immagini sacre con didascalie decontestualizzate in genovese, un’iniziativa davvero divertente e in grado di risaltare nelle tonnellate di battute di gusto elementare con cui la gente oggi si crede arguta solo perché ha un profilo online. Non so se si tratti di una decisione dell’autore, cosa di cui dubito considerando il successo che stava avendo, oppure se il comune senso del bigottismo abbia ancora una volta annebbiato la lucidità del fantomatico comitato di controllo della piattaforma social. O magari, davvero, qualche programmatore ha messo a punto degli algoritmi tutti a forma di croce adinolfiana. Ecco, spero vivamente che la pagina di Bèllo Segnù sia indisponibile solo temporaneamente, magari un guasto o una svista o una di quelle rogne informatiche che ci capitano di continuo, e se qualcuno l’ha oscurata spero che il suo pedante oscurantismo gli si ritorca contro.

Grazie a Chiara Salvarezza si può firmare la petizione qui

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26 pensieri su “firma qui per riavere online “A pàggina de Bèllo Segnù”

  1. Valerio Ghironi

    Riaprire la pagina immediatamente. Inammissibile chiudere una pagina ironica e offensiva come questa. Questa è una sporca censura fascista.

  2. Simona

    non Si puo Accettare una censura così …poi siti che inneggiano alla violenza vengono lasciati visibili da facebook … Riaprite la visibilità della pagina!!! Possibile che in Italia ogni volta che qualcuno ha un sorriso si faccia di tutto per levarglielo???Indignata!!!

  3. Su FB mi sono imbattuto di recente in un gruppo denominato “Interista pezzo di merda”. Al di la’ del fatto che del calcio e delle sue patetiche rivalita’ non me ne potrebbe fregare di meno, non capisco perche’ un gruppo che fa del turpiloquio e dell’incitamento all’odio le sue bandiere venga tollerato mentre una pagina ironica, mai volgare ne’ blasfema venga cancellata. Oppure devo pensare che in questo paese scrivere didascalie umoristiche in genovese sui santini e’ blasfemo mentre sodomizzare cristianamente i bambini e’ socialmente accettabile?

  4. per favore riaprite la pagina, è simpatica non è blasfema….su facebook ci sono talmente tante pagine piene di bestemmie e rimangono in vita, mentre questa è stata chiusa….è ingiusto!!! mi faceva morire dal ridere

  5. Gianni

    RiAprite una pagina forse irriverente, ma non blasfema e chiudete tutte le pagine che inneggiano alla violenza ed al razzismo!

  6. Lorenzo

    Che nazione di bigotti!Non si può nemmeno ridere ogni tanto?ma belin!abelinati riaprite sta pagina!!!!!!!!!

  7. Elsa

    ma vaffancuore team facebook delle mie ghette, segnalo pagine e pagine di torture su animali, incitamento alla violenza, fascismo e merda simile e mi rispondete che non violano le vostre regole imbecilli e levate questa pagina satirica? Ma fate veramente SCHIFOOOO!

  8. Wkad terzo

    Vorrei continuare a vedere queste magnifiche immagini correlata dalla didascalia in genovese. X salvaguardare il nostro dialetto. Non lo trovo assolutamente blasfemo. Anzio ironico ed riverenza

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