alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 23.12.15

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dangerous minds, “POST PUNK ICONS AS CLASSIC MARVEL COMICS SUPERHEROES”

KUORE. LA SCUOLA AI TEMPI DI WHATSAPP, “NON ESSERE CATTIVO. Nicola Sansarella, gli ultras da tastiera e i miei student”: La condizione giovanile non è mai stata così massicciamente impedita nel manifestare la propria pulsione aggressiva come oggi. I giovani non hanno più zone franche, sono intrappolati nei loro tessuti urbani o virtuali. Sono chiusi nei loro smarphone. Nei loro rave party. Nei loro bar e baracchini. Non hanno via di scampo, se non ancora una volta in spazi implosivi e claustrofobici con l’aiuto di sostanze psicotrope, dove certo esperiscono momenti di sfogo e di rottura ma spesso in forme frammentate e frustranti, con il rischio di feroci cortocircuiti psicofisici piuttosto che attraverso un’autentica emancipazione. E così covano. Bruciano in improvvisi fuochi, si appiccano nelle notte febbrili. La violenza gli sorge nel corpo, come un desiderio, come una chiamata.

Internazionale, “Com’è bionda mia figlia”: Ho avuto una figlia grazie a un ovulo donato. È una bambina bellissima con gli occhi azzurri, i capelli biondi e la pelle bianchissima, mentre io sono mora. Ogni volta, davanti a estranei, mi sembra di dovermi giustificare. Penso che dovrei smettere di farlo ma non posso, per lei.

frizzifrizzi, “Le intraducibili: un libricino illustrato sulle parole impossibili da tradurre”: Un paio di giorni fa, guardando l’alta colonna dei miei, di libri “in attesa”, mi sono chiesto se esistesse una parola per indicare questo fenomeno. Una di quelle parole intraducibili se non con lunghe espressioni—tipo weltanschauung, heimat, gattara—o che comunque nella traduzione perdono quelle sfumature di significato che le rendono uniche e affascinanti. Mi pareva di ricordare che ci fosse, il termine esatto. E in effetti c’era, ed era giapponese: tsundoku.

Francesco Piccolo, “Il futuro del futuro”: Mia moglie è contraria a ogni prospettiva che scavalchi la settimana corrente. Perché, dice: se poi moriamo, che ci occupiamo a fare di cosa deve succedere lunedì prossimo? Quindi, secondo lei, non bisogna avere nessun progetto a scadenza media o lunga, e bisogna approfittare di tutto quello che ci capita nel presente.

Internazionale, “Romani per caso”: Cosa c’è fuori dalla redazione di Internazionale? Termini, la principale stazione ferroviaria di Roma. Un mondo intorno a cui ruotano le vite di migliaia di persone: c’è chi ci abita, chi ci lavora, chi è solo di passaggio, in arrivo o in partenza. Con questo video di Termini tv inauguriamo una rubrica settimanale per raccontarlo.

Flora Ciccarelli, “Festa mobile”: Nafisa è uno dei motivi per cui, nei giorni successivi alla strage, mi viene un malessere che chiameremo la Smania. La Smania è alimentata in maniera costante dal gusto dell’orrido che caratterizza l’informazione italiana (ma non solo italiana) e che mi porta in breve tempo a prospettare scenari post-apocalittici. Nafisa e i suoi compagni Ouisal, Dounia, Souhail: quanto tempo passerà prima che qualcuno li chiami “bastardi islamici”?

Rivista Studio, “Posso andare su Facebook?”: Ieri a Strasburgo il Parlamento europeo ha approvato le regole del nuovo General Data Protection Regulation, il nome ufficiale dato dagli organi comunitari a una proposta di legge che definisce regole e modalità della protezione dei dati personali digitali in Europa. L’iniziativa legislativa, in discussione dalla scorsa estate, in questi giorni ha fatto parlare di sé anche e soprattutto a causa di un emendamento dell’ultimo minuto inserito nel testo poi convalidato dai rappresentanti di Parlamento, Commissione e Stati membri: «Il trattamento dei dati personali di un adolescente di età inferiore ai 16 anni sarà considerato legale solo nel limite in cui consenso è dato o autorizzato dal possessore della responsabilità genitoriale nei confronti dell’adolescente».

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