vite in fila

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Quando entro alla Coop qui vicino e vedo la grande scritta rossa torreggiare sul parcheggio mi sento un po’ in colpa per Caprotti, scomparso da poco e già nella Hall of Fame dei morti del 2016, a fianco di Prince e Dario Fo. Il supermercato rientra nella cultura pop ed è un aggregatore di masse tanto quanto le canzonette, e l’autore del best seller “Falce e carrello” sarà stato uno dei primi a notare che sarebbe sufficiente staccare un po’ di plastica dal logo per leggere Cccp. Io però non ho bandiere, almeno nella spesa. Passo dall’Esselunga al Carrefour ai discount senza tanti complimenti e ostento per distinguermi le borse con i brand della concorrenza. Alla Coop qui vicino, che è un supermercato piccolo e davvero è difficile comprendere come riesca a sopravvivere con tutti i gigantoni che gli hanno costruito intorno, compreso il centro commerciale più grande d’Europa che è a venti minuti da casa mia, mi piace andare al sabato mattina, quando è zeppa di anziani che si servono della Coop di paese anche nel weekend, mischiandosi agli idealisti del tre per due e gli agnostici che vi si recano perché non hanno voglia di affrontare il muro dei folla dei grandi supermercati. Stamattina ho aiutato un vecchietto a trovare le scatolette per i gatti al pesce, perché il suo micio la carne proprio non la riesce a digerire. Ero nel reparto animali anch’io per fare la scorta e approfittare degli sconti del giorno. Ho riempito il mio carrello e così, in fila alla cassa, una signora anzianissima con un dente solo mi ha fatto un sacco di domande. Quanti gatti ho, se i miei due sono madre e figlio, di che colore sono e come facciamo quando andiamo in vacanza. Mi sono dilungato in particolari, tanto la fila – di età media elevata – non si muoveva e di tempo ne avevamo sin troppo. Alla fine abbiamo convenuto entrambi che i gatti tengono molta compagnia. Le ho raccontato che dopo pranzo mi sdraio sul divano e loro si coricano sopra di me. Lei ha riso con l’unico dente e poi mi ha fatto cenno che era arrivato il mio turno, nemmeno me ne ero accorto.

Un pensiero su “vite in fila

  1. Io sopporto poco i grandi ipermercati, ci metto un secolo a fare la spesa. Preferisco la Coop di paese che è comunque abbastanza grande da servire bene. Poi le chiacchiere alla cassa le riduco al minimo che uso il salva tempo, ma poi nel parcheggio incontri vicini di casa, genitori di figli a scuola con mia figlia o a pallavolo o al centro estivo…

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