ciò che ci fa scegliere i posti in cui trascorrere il nostro tempo

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Teresa fa l’insegnante ma le manca un pezzo di polpaccio sinistro come se l’avesse morsa uno squalo o almeno come ce la immaginiamo noi una menomazione del genere, visto che in natura certi fenomeni sono rari almeno qui dove è vero che il clima è impazzito e si vedono specie animali sconosciute ma gli squali, per il momento, è meglio se se ne stanno a casa loro. Nella sua lettera al portale dedicato ai professionisti della didattica dice che molti genitori dei suoi alunni hanno scelto la scuola in cui insegna lei perché è molto grande. Dice che i ragazzini entrano per la prima volta, vedono tutto quello spazio e dicono a mamma e papà questa è la scuola che fa per me. La cosa ha colpito molti lettori, uno su tutti quello che nei commenti ammette quanto da piccolo ambisse invece a vivere in uno spazio ristrettissimo. “Il mio massimo erano le edicole e i confessionali, anche se la mia preferenza andava per i primi perché oltre a essere così contenuti c’erano un sacco di cose da leggere”, racconta.

Come si pronuncia la psicologia a proposito? Meglio piccoli o enormi? Luisa, in risposta ai commenti che ho citato sopra, rilancia sostenendo che la nuova scuola elementare che stanno costruendo al suo paese è stata pensata con i corridoi al minimo di legge. “I bambini hanno bisogno di posti in cui sfogarsi dopo tutto il tempo che trascorrono da seduti”, afferma con tanto di punti esclamativi. Ma qualche commento più sotto, in un battibecco con qualcuno che dimostra di essere a conoscenza della faccenda, viene fuori che Luisa è tutt’altro che un architetto, vende mutande al mercato e si fa carico di certe posizioni solo perché non le piace l’amministrazione in carica e, alle ultime elezioni, sembra che si sia candidata al consiglio comunale prendendo 8 voti. Per dire, mia moglie ai tempi aveva superato i sessanta e si era sparata cinque anni di maggioranza che le hanno fatto passare la voglia di politica. Ma, a dimostrazione del fatto che il mondo è piccolo, vi svelo un segreto. Io ci sono stato nella scuola di Teresa. Ci faccio ginnastica due sere alla settimana e vi assicuro che sarà anche grande ma ci piove dentro.

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