appena sufficiente in puericultura rende l’idea dell’attitudine di un genitore moderno

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Non lo trovate scandaloso? Con la nuova svalutazione dei voti e dei giudizi grazie ai quali siamo diventati grandi finisce che risulta che siamo tutti inadatti a fare i genitori, e la cosa mi fa sorridere perché mia figlia ha appena cambiato la prof di francese che è di manica stretta rispetto alla precedente, per cui tutti i nove di prima ora sono sette a malapena e camminare. D’altronde se è il destino che aspetta cose come ogni valuta, i temi oggetto del giudizio dell’opinione pubblica e persino certa cultura che ciclicamente viene messa sugli allori e dopo denigrata, non vedo perché non debba essere messo in discussione anche il mestiere più antico del mondo che non è fare soldi con il proprio corpo ma tirare su dei figli.

Guardate allora la colonna di questo quadrimestre: io mi sono ritrovato un appena sufficiente e non riesco a capire dove ho mancato. Certo, se ci mettiamo a pensare a cosa se ne faranno i nostri figli a settant’anni di tutte le innaturali attenzioni che gli abbiamo dedicato finiremo tutti con quei voti di latino che prendevo io in prima liceo che davvero, non so proprio cosa abbia spinto la Bagnasco a non rimandarmi.

Gli animali seguono i loro figli in ogni minchiata che fanno fino a venti o trent’anni? Vedete leonesse e leoni sugli spalti dei palazzetti a litigare con altri felini selvatici adulti per l’arbitraggio delle partite di pallavolo dei loro cuccioli? Conoscete madri e padri draghi di Komodo che prendono le difese della loro prole mettendo in discussione l’autorità dei professori e persino del preside? Avete le prove che gli scorpioni tappezzino le loro tane, ammesso che gli scorpioni vivano in tane, con foto di loro mentre tengono in braccio i loro piccoli al mare in Sardegna, ammesso che gli scorpioni trascorrano le vacanze estive per sette anni di fila nello stesso campeggio in Sardegna perché i loro piccoli si sono fatti gli amici lì? Ci sono ungulati padri che dicono alla figlia “sei una grande”, che la mettono nella top ten degli esseri viventi di maggiore influenza e sono completamente rapiti dalle sue gesta tanto da mettere in secondo, terzo piano e pure seminterrato la loro soddisfazione professionale? Non sto parlando di me, eh, sono esempi inventati.

Mentre cenavo, ieri sera, osservavo proprio un quadretto che ho appeso in casa con una sequenza di scatti su fondo blu di me che tengo mia figlia in braccio in acqua, a dire la verità eravamo in Corsica ma fa lo stesso. Così prima mi sono chiesto se mio papà mi abbia potuto mai aver tenuto in braccio così, e in caso positivo è impossibile da ricordare e forse è per quello che grazie alla fotocamera digitale ho – giuro – migliaia di foto di mia figlia fin dai suoi primi anni perché vorrei che almeno con le immagini mantenesse il ricordo di un periodo fondamentale della mia vita che probabilmente non coincide con la sua perché non se lo ricorda, era troppo piccola e c’erano altre priorità come completare tutte le connessioni neurali e diventare una persona fatta e finita.

E forse è per questo che ho preso un quattro meno in ricordi spontanei. Questa è una forzatura bella e buona e chissà se tutto questo focus sul sangue del nostro sangue non causi loro dei problemi. È la prima volta nella storia dell’umanità in cui al centro dell’esistenza delle generazioni di adulti non c’è né la sopravvivenza o mantenere acceso un fuoco tanto meno sfamare una famiglia, salvarsi dal campo di concentramento o portare a casa uno stipendio. Oggi ci siamo chiusi sui nostri figli e poveri i nostri figli, vedremo che ne sarà di loro ma anzi no, non vedremo un cazzo, perché alla domanda “cosa se ne faranno i nostri figli a settant’anni di tutte le innaturali attenzioni che gli abbiamo dedicato” la risposta è cazzo ce ne frega, saremo già morti ma gli abbiamo voluto un bene che non ha precedenti né paragoni nel mondo animale vegetale e persino delle cose inanimate e non sentiremo nessuno lamentarsi.

2 pensieri su “appena sufficiente in puericultura rende l’idea dell’attitudine di un genitore moderno

  1. di tutto ciò, in questo momento, mi punge un punto: i 7 anni nel campeggio in Sardegna (che poteva pure andare peggio, intendiamoci). Sono già due che passiamo nello stesso campeggio in Toscana (e anche qui poteva andare peggio) per gli stessi motivi tuoi… a me un po’ mi fa venire da piangere pensare ai prossimi 5…

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