i vecchi ci parlano ma noi gli chiediamo di fare silenzio

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I vecchi ci parlano ma noi giovani d’oggi chiediamo loro di fare silenzio, stiamo guardando la tv. Loro la tv non la sentono perché l’udito ha perso qualche colpo e poi vengono da un pianeta, il novecento, dove la razza umana ancora aveva la supremazia sulla rappresentazione della stessa altrove, a parte un paio di casi eccezionali, una certa Alice che saltava al di là di uno specchio e un tizio che faceva invecchiare il suo ritratto al suo posto, mica scemo. Ma a parte queste eccezioni, la gente in carne e ossa faceva prevalere la propria opinione contro i surrogati del sé. Poi sapete come sono andate le cose: il telegiornale a cena, Berlinguer a Tribuna Politica e la cronaca più bieca nei tempi recenti, e insomma la tele ha preso il sopravvento. E mentre a cavallo tra i due secoli c’era qualche margine di trattativa, oggi i monologhi e i dialoghi – che riceviamo via satellite se non da Internet – si dà per scontato che abbiano la precedenza e quando i vecchi ci parlano mentre noi giovani d’oggi guardiamo la nostra trasmissione televisiva preferita è tutto un shhhh, e i vecchi un po’ ci rimangono male. Che poi, in tutta onestà, anche se i vecchi sentissero quel che dicono nei programmi e nei film del duemila non capirebbero granché. Attori, doppiatori e presentatori parlano a una velocità a cui i ricettori analogici dell’uomo del secolo scorso non sono più adeguati e non è come le app che usiamo, che ogni giorno c’è un aggiornamento per adattarsi al web in continuo cambiamento. I vecchi sono abituati a rivoluzioni ogni cento anni (l’ultima proprio nel 1917), guerre ogni venti, elezioni ogni quattro o cinque ma se ci metti anche i referendum la frequenza è maggiore, senza contare che comunque andavano a votare molto più volentieri di noi giovani d’oggi, che snobbiamo persino la democrazia diretta e, al massimo, partecipiamo alle petizioni online ma ci piace molto di più la giustizia fai da te sui socialcosi, quella fatta tra amici. Io però, anche se sono un giovane d’oggi come voi, mi sono convinto che quando i vecchi parlano, anche se c’è Netflix acceso, quello che sto guardando può aspettare e lasciate perdere che su Netflix si può mettere il film in pause. Non chiedete ai vecchi di fare di fare silenzio, lasciateli dire, anche se la cosa che dicono l’hanno già detta altre dozzine di volte. Che male può farci?

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