boom

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Se vi dico che prima o poi faremo il botto non dovete correre alla polizia per denunciare un comportamento sospetto, un atteggiamento filo terrorista oppure un approccio da bombarolo d’antan. Ogni articolo che pubblichiamo, ogni video che carichiamo, ogni battuta che postiamo potrebbe essere quella decisiva e farci fare boom. L’ho detto a un amico che produce band italiane di un certo livello e che ne ha scritturata una particolarmente interessante perché nel modo di suonare ricordano i Talking Heads. Con questa fai il botto, gli ho scritto, e scommetto che tra un anno sarete qui tutti a ringraziarmi. Ho chiesto così a un’amica che è una di quelle che seguite tutti sui social network, le ho chiesto di darmi due dritte per fare il boom con la mia passione per la scrittura. Come posso aumentare il traffico del mio sito, le ho domandato. Lei mi ha consigliato di puntare sui titoli dei post che scrivo. Devono attirare di più l’attenzione di chi guarda distrattamente l’Internet. Quindi cancella quel “Boom” e scrivi una cosa tipo “Ecco come aumentare il traffico del tuo sito”, e il cerchio si chiude. Poi Giuliana mi ha anche raccontato di avere un ammiratore segreto. Uno stalker, l’ho incalzata. Un tempo gli stalker erano gli ammiratori segreti no? Quelli che si appostavano sotto casa, seguivano le persone e poi per coincidenze incredibili si facevano trovare lì per caso. Guarda che combinazione. Gli ammiratori segreti. Quelli che cercavano il numero e l’indirizzo sull’elenco telefonico e magari facevano squillare qualche volta il Pulsar rosso e appena qualcuno sollevava la cornetta di là mettevano giù dalla vergogna. Ma Giuliana ha negato e ha insistito sulla sua definizione, anche se ho capito chi è il presunto ammiratore perché le commenta sulla pagina Facebook ogni cosa che scrive, quindi secondo me è più sul versante stalker. Per cambiare parzialmente discorso ho ricordato a Giuliana di quello che invece si era innamorato di lei ma proprio nel periodo in cui lei era rimasta incinta e, quando si è accorto dopo mesi della pancia, ci è rimasto malissimo. Voleva fare le cose serie. Poi, mentre Giuliana ed io eravamo ancora al telefono, mi ha citofonato un vicino per avvisarmi che alla figlia di quello del quarto piano che è morto due sere fa hanno rubato tutte e quatto le ruote dell’auto, la notte stessa quindi in cui si è verificato il lutto. Elaborata l’ironia della sorte, l’idea è stata quella di chiedere al proprietario del camper fermo sempre qui sotto se dà un’occhiata al girato della videocamera che ha illegalmente sul balcone e che punta proprio sul parcheggio dove è avvenuto il furto. Non avevo ancora letto nulla, però, sulla nuova legge per la legittima difesa, che manco a dirlo calza a fagiolo con questa recrudescenza di atti criminosi di quartiere. Bisogna proteggersi. Vi invito così a casa mia a piazzare la vostra artiglieria dalle mie finestre (boom!), datemi solo il tempo di smontare le zanzariere.

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