molto meglio di un banale chiodo schiaccia chiodo

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Alla fine possiamo confermare di essere sopravvissuti tutti ai nostri precedenti fallimenti in amore. Se siamo quel che siamo e come siamo, se viviamo circondati dalle nostre meravigliose famiglie e ci piacciamo così tanto, è anche grazie a loro. Forti delle esperienze che abbiamo subito in frangenti attraversando i quali ci sembrava fossero impossibili da superare, siamo cambiati in peggio o in meglio, chi lo sa, ma siamo diventati perfetti per le fasi successive – magari a loro volta foriere di delusioni – per poi calibrarci ancora e magari oggi, mentre siamo qui a scrivere sui nostri blog, abbiamo qualche parte di noi che si sta ricostruendo o rigenerando come le code delle lucertole o evolvendo verso qualcosa, sempre con l’obiettivo di sopravvivere per ripartire da capo per una nuova destinazione sentimentale.

Viste con il senno del poi, le storie che si sono chiuse alle nostre spalle e non per nostra volontà, quello che è accaduto dopo non è stato poi così drammatico. Non è raro, anzi, che quando qualcuno ci lascia ci succede di fare qualcosa, subito dopo, di veramente bello, magari di completamente diverso e che possa risultare imprevedibile da parte della persona che ci ha lasciato, e non necessariamente per diventare come l’ex avrebbe voluto che fossimo, per farlo consumare di rabbia perché, una volta cambiati, l’ex vorrebbe tornare con noi perché siamo diventati come l’ex avrebbe voluto che fossimo e, a quel punto, siamo noi a non voler più riprendere la storia. Lo so cosa state pensando: l’amore è una roba contorta ed è difficile da raccontare.

Spero comunque abbiate capito quello che intendevo. È molto costruttivo se, una volta single, scriviamo un libro, facciamo un corso per diventare video-maker, prendiamo lezioni di parapendio, compriamo una bici di quelle con le ruote enormi, smettiamo di fumare, ci avviciniamo alla musica lirica, acquistiamo un camper per cambiare il modo di concepire i nostri weekend, diventiamo buddisti, diventiamo vegani, ingrassiamo, ci mettiamo a dieta, avviamo una collaborazione con una rivista per scrivere un paio di recensioni di libri al mese, impariamo a suonare la tromba, diventiamo attori teatrali dilettanti, andiamo a vivere a Londra, smettiamo di bere birra, ci chiudiamo in casa, ci iscriviamo a lezioni di tango, facciamo un corso per diventare animali da combattimento, prendiamo un cane, diventiamo di colpo simpatici, ci scopriamo omosessuali, ci proviamo con la vicina, iniziamo ad andare allo stadio, iniziamo a salutare quelli che conosciamo solo di vista, ci appassioniamo al birdwatching.

Poi, dopo qualche mese di una o più esperienze di questo tipo, trovandoci al cospetto della persona che ci ha lasciato, la suddetta persona potete scommetterci che non ci riconoscerà più e resterà costernata dal fatto di non averci mai conosciuto per nulla.

3 pensieri su “molto meglio di un banale chiodo schiaccia chiodo

  1. milo temesvar

    io in una di quelle occasioni comprai un Tascam ministudio porta one; anzi, in realtà lo comprai un po’ prima di essere lasciato (non si sa mai)

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