facci la bomba

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I sound designer del duemila fanno presto a recuperare effetti sonori e rumori vari da utilizzare per la loro musica. Ancora un volta, l’incommensurabile archivio di materiale si chiama Google. Digitate il rumore o l’effetto che volete e sarete immediatamente indirizzati su siti più o meno specializzati o su youtube, dove potrete scaricarlo in ennemila versioni, durate, veridicità con l’originale e formato.

Prima dei sampler, in italiano campionatori, che sono dei registratori digitali che catturano un qualunque suono e lo ripropongono intonato lungo la tastiera, uno strumento reso obsoleto dal laptop, i rumori e gli effetti sonori si riproducevano con i sintetizzatori. Vi assicuro che era tutt’altro che semplice. Molti synth avevano già pre-memorizzati effetti da film sci-fi proprio con l’intento di stupire il possibile acquirente, ma il vero programmatore non si arrendeva alla complessità di fare da sé i propri rumori smanettando sui manopoloni e sui cursori dello strumento a disposizione.

Il primo concerto della mia vita è iniziato proprio con un effetto di vento che avevo creato da solo con molta fatica su un Korg MS20. Era il 1981 e in giro c’erano manuali che ti davano delle dritte su queste cose ma, senza l’Internet, non era così semplice sapere dove trovarli. Oggi è tutto diverso. Volete fare una bomba che cade e poi esplode con il Korg MS20 ma non sapete da dove iniziare? Date un’occhiata qui.

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