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Quello che leggete nel titolo è la ragione sociale vincitrice del contest lanciato dalla “Cassa Depositi e Prestiti” con l’obiettivo di dare un nome da ventunesimo secolo a un’istituzione pubblica che sembrava uscita da un romanzo dell’ottocento. “Non è stato difficile pensare a un’idea efficace”, ha dichiarato R. B., il copywriter milanese che si è aggiudicato la gara, “considerando che qualunque cosa sarebbe stata meglio e che al massimo la creatività concorrente si sarebbe limitata ad acronimi dozzinali o a funamboleschi giochi enigmistici del calibro di de.pre.ca”. La posta in gioco, in effetti, era alta e la sfida tutt’altro che banale. L’impegno della Cassa Depositi e Prestiti, come si legge dalla mission aziendale presente sul sito di pertinenza (che tutti noi ci auguriamo verrà svecchiato non appena entrata in auge la nuova denominazione accompagnata, speriamo, da una nuova immagine corporate) è infatti quelli di promuovere “il futuro dell’Italia contribuendo allo sviluppo economico e investendo per la competitività”. L’esigenza era quindi di trovare un concept in grado di fornire una sintesi di valori così alti e fondamentali per la nostra economia e per il sistema paese, superando la vecchia indicazione che, al contrario, riconduceva a un’istituzione da film western in cui un manipolo di retrogradi contabili custodisce asetticamente le risorse della scarna percentuale di popolazione benestante di una cittadina rurale. Come avevano fatto notare alcuni zelanti investitori stranieri, gli enti centrali di una nazione dovrebbero trasmettere voglia di crescita e di futuro a partire da come si chiamano, come ci insegnano le aziende che spendono e spandono in marketing e pubblicità proprio per colpire i consumatori con strategie di comunicazione adeguate. Che poi ci sia sostanza, oltre alla forma – è proprio il caso della Cassa Depositi e Prestiti – è a tutto nostro vantaggio. Questo ha indotto il ministero competente all’azione per dare una nuova pelle a un’organizzazione che già funziona da sé. D’ora in poi si sentirà sempre più parlare di PromoInnova, in Italia e all’estero, e finalmente anche fuori dai nostri confini si potrà guardare con interesse e curiosità alla nostra voglia di rimboccarci le maniche e di trasformare il nostro paese in un posto moderno, a partire proprio dai nomi, indipendentemente dal fatto che questa sia una fake news però avrete capito che cosa volevo dire.

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