la casa delle bambole

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Si sta sviluppando, anzi, si sta diffondendo a macchia d’olio il fenomeno dei baby agenti immobiliari. Si tratta di un fenomeno per il quale si vedono sempre più ragazzini probabilmente nemmeno diplomati, o comunque sotto i 20 anni, che svolgono la funzione anzi la missione di agenti immobiliari. Comprereste una casa da questo infante?, viene da chiedersi. Senza pregiudizi, la cosa comunque ci fa sorridere perché li vedi azzimati di tutto punto, conciati in modi che nessuno oggi alla loro età, al di fuori dell’androne in cui aspettano il potenziale cliente per smollargli il bilocale del caso, si sognerebbe mai nemmeno per andare alla comunione della sorellina (considerando che oggi è considerato un evento secondo solo al matrimonio in quanto a portata sociale) o al pre-diciottesimo della cuginetta (considerando che oggi è considerato un evento quarto solo al matrimonio, comunione e cresima in quanto a portata sociale) e quindi si distinguono per il loro gusto discutibile nella scelta dell’outfit professionale. Ed è per questo contrasto tra un’ostentata quanto inutile eleganza sommaria e il loro aspetto da notte prima degli esami di maturità che non gli chiederesti nemmeno di andare alla Coop a comprarti un pacco di pasta e scegliere per te, figuriamoci di sciorinare a parole e a memoria, nemmeno fosse la tabellina imparata l’anno prima sui banchi di scuola, i vantaggi del bilocale in questione e magari, spinti dalla stessa tenerezza che si prova per i propri figli, accettare la proposta, giusto per renderli un po’ più felici.

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