a sei zeri

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Nelle storie Disney a Gastone capita spesso di trovarsi a essere il milionesimo cliente del negozio xyz e, per questo, di vincere premi invidiabili (e invidiati dal suo cugino meno fortunato). Ed è proprio fortunato il mio ex collega Fortunato che è su tutti i giornali per essere stato individuato da un noto magnate del silicio americano, attualmente in vacanza a Venezia e di passaggio a Milano, come la milionesima persona incrociata per strada. Ve lo immaginate? State andando in ufficio e qualcuno vi corre incontro, vi abbraccia e vi mette in mano un assegno da un milione di euro, d’altronde si parla sempre di grandezze a sei zeri in questo genere di cose. E chissà, magari non siete fortunati come Fortunato e anche per voi chi vi sta omaggiando della sua ricchezza è proprio la milionesima comparsa del film della vostra vita e quindi, considerando che nel frattempo la pratica di questo gioco a premi è stata non solo istituzionalizzata ma introdotta tra le attività a regime di monopolio dello stato come le sigarette, vi tocca a vostra volta ricambiare con qualcosa alla vostra portata. Non sentitevi in dovere di fare fifty-fifty di quello che vi è stato donato, ci mancherebbe. Se siete poveri come me potete cavarvela con un CD masterizzato con una compilation delle vostre canzoni del momento preferite ma anche uno spritz va bene. Vi consiglio quel bar del centro dove servono aperitivi in una specie di catino e, per quanto possano risultare annacquati da tanto di quel ghiaccio che nemmeno al circolo polare (a proposito, potrebbe essere il nome di un club esclusivo dove si usa l’aria condizionata a manetta, non trovate? E, badate bene, mica sono andato fuori tema: non era Marco Polo l’autore de “Il Milione”?), comunque alla fine un po’ la testa ti gira, proprio come a leggere cose come questa. In pratica, in questi tempi in cui si parla tanto di flat tax, anche questo tipo di valore da corrispondere proporzionalmente alla proprie possibilità può essere a interpretazione libera. E, come prova che è vero quel detto per cui chi è fortunato al gioco non lo è altrettanto in amore, sarete sollevati sapendo che Fortunato è stato beccato dalla tizia che dà lezioni di economia a sua figlia mentre faceva il cascamorto con quella specie di modella russa alta uno e novanta che si siede sempre davanti a lui sul treno. Probabilmente è stato il milionesimo a provarci, ma bisognerebbe chiederlo a lei.