sonno

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Ho un collega che si addormenta spessissimo in ufficio. Lavora proprio di fronte alla mia postazione quindi mi accorgo sempre di quando si appisola. Sfoggia una tecnica raffinatissima: si mette allungato sulla sedia in modo che la nuca possa appoggiarsi allo schienale, punta il gomito sulla scrivania quindi si sorregge il mento con la mano mentre l’altra resta sulla tastiera del pc, pronta a schiacciare qualche tasto in caso di risveglio improvviso. Chiude gli occhi e sonnecchia anche per qualche minuto di fila in quel modo che hanno di appisolarsi i gatti, sempre sul chi vive. Lo fa di continuo e le cause sono facilmente intuibili: il lavoro è piuttosto noioso, l’ufficio è la morte dei sensi, il ronzio di otto monitor più otto ventole di pc più il condizionatore è una sfida difficile da vincere. In più dev’essere uno di quelli che trascorre la notte sveglio a smanettare su Internet. Avevo iniziato a collezionare delle foto di lui che dorme in svariati momenti della giornata e con tutte le sfumature delle posizione che assume (la testa sorretta dal braccio destro e inclinata verso destra, la testa sorretta dal braccio sinistro e inclinata verso sinistra ecc.) perché addirittura pensavo di allestire un blog di sole sue foto mentre dorme in ufficio. Poi il problema della privacy è degenerato con la GDPR quindi ho desistito ed è un peccato che esperienze di Internet-Art come la mia debbano subire i limiti imposti dal mondo reale. La morale di questa storia è che voi non lo sapete ma magari vi scaccolate in ufficio e qualche vostro collega si diverte a pubblicare le vostre foto con le dita nel naso. Bisogna stare molto attenti.