cerume

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Ad oggi tutti i grandi visionari della letteratura e cinematografia di fantascienza hanno decisamente toppato. Dopo UFO, Stanley Kubrick, gli autori di Spazio 1999 e Strange Days, ieri è stata smentita l’ultima grande previsione. Anche se mancano ancora 363 giorni alla fine di questo 2019, sarà difficile che quest’anno si possa manifestare lo scontro finale tra cacciatori e replicanti come narrato nel celebre Blade Runner. La storia del film si svolge proprio nel 2019 ma di macchine volanti, città sovraffollate da orientali, pioggia continua, domotica spinta e, soprattutto, robot che ti pigliano a ceffoni e poi fanno pure i filosofi con la paternale sulle lacrime nella pioggia dopo averti risparmiato la vita non c’è nemmeno l’ombra. Il 2019 non vedrà quindi il crollo della Tyrell Corporation ma, semmai, potremo assistere alla Johnson & Johnson ridotta sul lastrico per la messa la bando dei Cotton Fioc. Il genere umano compie quindi un nuovo salto evolutivo. Da oggi sarà scritto a lettere cubitali nel nostro DNA di non produrre più il cerume perché privi dello strumento più efficace per rimuoverlo. Che poi la diffusione degli auricolari per gli smarthpone, oggi che è tutto un metterseli e toglierseli per telefonare e ascoltare musica, già ne aveva dimostrato l’inutilità come per le tonsille. Quindi niente, chissà se qualcuno ha scritto in passato qualcosa su un futuro distopico in cui il mondo è dominato da chi conosce la cura per rimuovere i tappi dalle orecchie. Non ho ancora visto l’episodio interattivo di Black Mirror, chissà se Bandersnatch vuol dire proprio quell’azione lì che facevano le nostre nonne con l’angolo dell’asciugamano arrotolato.

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