la seconda volta

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Intanto ringrazio tutti voi che, grazie ai vostri voti, avete contribuito a farmi arrivare secondo al concorso. Un doveroso ringraziamento va anche alla TBK&Co che ha messo in piedi tutto quanto. Quello che mi ha spinto a partecipare è stato proprio il premio destinato a chi si sarebbe classificato secondo.  Se è difficile arrivare primi, potete immaginare quanto sia complicato fare di tutto per piazzarsi subito dopo.

Appena ho letto che in palio per i vice-campioni era prevista questa opportunità che – per l’idea che ho io di come vanno le cose – è molto meglio del SUV 4×4 Porsche da 100milioni e passa per il vincitore, non ci ho pensato due volte. Quindi avrò una seconda chance, la possibilità di tornare indietro nella vita e scegliere da dove ripartire, con l’unico vincolo che dovrò documentare il tutto in modo da poter pubblicare, arrivato alla scoperta di Internet e dei blog, tutta la mia esperienza e metterla a disposizione dei miei lettori.

Ho già scelto il titolo dello spazio che ospiterà i miei racconti della seconda volta: “Alcuni aneddoti dal mio futuro”. Che ne dite, bello, vero? Sarà infatti come raccontare quello che mi succede come se lo sapessi già ma da un punto di vista diverso, ottimale, con tutte le cose che saranno al loro posto perché questa volta, a differenza dalla prima, andrà tutto alla grande.

Ho scelto di ripartire dal 1975 perché così potrò prepararmi per il 77, che poi è l’anno in cui comincia il mio quinquennio preferito. Sarò quindi ancora in tempo per gustare quel pane cotto nella stufa a legna che mi preparava mia nonna in campagna e per consumare il rito del sabato sera a vedere Canzonissima alla TV dopo che mio papà rientrava con i semifreddi comprati al bar in piazza. Ma potrò curare meglio i denti per evitare tutti i problemi che ho avuto anni dopo, cercherò di evitare di spaccarmi il naso giocando a palla prigioniera in oratorio, eviterò di legarmi così tanto a un solo amico proprio per evitare di rimanere solo, una volta perso. Ma studierò tanto e farò molto sport per crescere più forte, sicuro di me e meno complessato. E non mi perderò una puntata di Odeon.

Una volta rese più solide le basi – tutti gli psicologi dell’età evolutiva sono concordi nel fatto che è entro i dieci anni che si definiscono i giochi – nel corso della seconda volta rifarò tutto più o meno come la prima ma stando più attento, fiducioso delle tasche piene del senno del poi, la cui scorta è il vero valore aggiunto di questa opportunità. Di certo porrò maggior attenzione alle nuove tendenze musicali – se conoscete i miei gusti immagino abbiate compreso a cosa mi riferisco – e userò tutte le paghette per comprare quei dischi che oggi sono diventati veri propri cimeli di un tempo che non c’è più e che i collezionisti di oggi pagherebbero a peso d’oro. Ma non preoccupatevi: non ne venderò nemmeno mezzo.


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