carta di identità elettronica, expectation vs reality

Standard

Expectation:
– vai sul sito unico della PA e immetti le tue credenziali
– entri nella sottosezione “anagrafe cittadini”
– clicchi su “attiva la carta di identità elettronica”
– si visualizza un form precompilato con i dati che il sistema ha già, essendo tu cittadino italiano e quindi dotato delle credenziali di cui sopra che ti permettono anche di utilizzare spid, portale dell’automobilista, agenzia delle entrate, NOIPA, INPS, carta regionale dei servizi/codice fiscale, istanze on-line, pagamento tributi Regione Lombardia ma forse me ne dimentico qualcuno
– il sistema ti chiede se vuoi cambiare qualcosa (per esempio se vuoi aggiornare la foto profilo perché magari, nel frattempo, i capelli sono diventati bianchi)
– autorizzi o meno la donazione degli organi
– clicchi su invio
– effettui il pagamento di 21,90 con il canale che preferisci (carte, PayPal, Satispay eccetera)
– autorizzi il pagamento
– ricevi una e-mail che ti conferma che l’operazione è andata in porto e che riceverai via posta tracciata la carta
– dopo sei giorni lavorativi ti arriva la carta d’identità

Reality:
– vai su un sito ubicato in un sotto-dominio del Ministero dell’Interno per prendere appuntamento e recarti di persona all’anagrafe del tuo comune
– il sistema, dopo aver verificato che la procedura è attiva nel tuo comune di residenza, ti rimanda a un sito dedicato, esterno a quello precedente (con l’URL esplicita sullo scopo del sito) per completare la prenotazione
– la data dell’appuntamento ti viene fissata almeno tre mesi dopo la richiesta online
– il giorno dell’appuntamento ti devi presentare all’anagrafe di persona, con una foto scattata con determinati standard il cui formato è esclusiva delle macchinette e il cui costo è di 5 euro
– l’operatore dell’anagrafe digitalizza la foto e te la restituisce (puoi esibirla così sul frigo, assicurata da un magnete delle tue ultime vacanze)
– compila quindi a penna un modulo cartaceo con i tuoi dati (copiati dal vecchio documento d’identità cartaceo o, se assente, che gli devi fornire tu a voce) che poi ti sottopone per la firma (correttezza delle informazioni, privacy, donazione degli organi)
– ti restituisce un documento provvisorio cartaceo (un foglio da stampante A4) da conservare fino alla consegna della carta d’identità
– il documento provvisorio contiene anche la matrice del PIN e del PUK per attivare lo SPID che è un ulteriore codice (ma io lo ho già fatto con le Poste ma comunque – mi dice l’operatore – meglio tenere, non si sa mai). Il resto dei codici PIN e PUK mi sarà recapitato via posta.
– paghi 21,90 euro in contanti
– torni dall’operatore dopo sei giorni lavorativi (quindi a una settimana esatta) di persona a ritirare la carta d’identità (ma puoi delegare qualcuno compilando e sottoscrivendo il modulo cartaceo)

Nel mondo della fantasia:
– non ho bisogno della carta d’identità elettronica perché mi basta avere il codice univoco da utilizzare a ogni fabbisogno e che mi viene attribuito alla nascita sul suolo italiano. Digitando il codice ogni sistema si connette al database della PA che permette di acquisire i miei dati che sta a me aggiornare ogni volta in cui cambia qualcosa.

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