diversi, uguali o x

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Il mondo si divide tra chi si sente diverso, tra chi fa di tutto per essere uguale agli altri, chi cerca di essere se stesso e chi vive e basta. Ognuna di queste correnti di pensiero, come in ogni competizione, è animata dal dibattito tra follower e detrattori. Chi si sente diverso è amato da chi disprezza l’omologazione degli individui ma è inviso a chi pensa di essere più diverso di lui/lei, d’altronde la storia del genere umano è piena di gente che ti supera a sinistra. Chi fa di tutto per essere uguale agli altri e vede nella conformità un asso nella manica fa sanguinare gli occhi agli alternativi e a tutti quelli che vivono per distinguersi che però, in fondo, son sempre contenti che il mondo sia pieno di pecoroni così fanno meno fatica a emergere. La questione è più complessa per chi cerca di essere se stesso perché di base c’è una componente di presunzione, quella che ti fa dire al prossimo che vai sempre dritto per la tua strada senza stare a vedere cosa fanno gli altri e, in questo caso, è facile essere scambiati per qualcuno che si sente diverso. C’è una corrente di pensiero che sostiene che quelli che cercano di essere se stessi alla fine sono tutti uguali perché credono che le immedesimazioni più banali – che poi sono le più facili da indossare – siano la vera strada per l’emancipazione ma siccome lo pensano tutti e, quindi, tutti lo fanno finisce che questa categoria va a coincidere con quella di chi fa di tutto per essere uguale agli altri. Poi c’è chi vive e basta e non gli interessa né un modo né un altro. Anzi, non si pone proprio il problema perché ancorato a soddisfare esigenze entry level e non può investire tempo e risorse per speculazioni filosofiche sul pensiero unico o variegato. Comprende anche quelli che dicono di vivere e basta, anziché vivere effettivamente e basta, perché è gente che è tagliata fuori dal resto. Quello che comunque manca a questo sistema così complesso è qualcuno che stabilisca chi ha ragione. Io ho più volte inviato la mia candidatura e spero che, prima o poi, chi deve decidere me ne dia l’opportunità. Ho tutte le carte in regola e sono abbastanza maturo e adulto per mettere per sempre l’ultima parola sulla questione. Posso persino fare un paio di nomi per le referenze, nel caso qualcuno lo richiedesse.

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