donne che sanno stare un passo indietro anche nello spazio

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In questi giorni di grandi dibattiti sul sessismo, tipici di un momento storico caratterizzato dal sessismo, mi è capitata sottomano la celebre “Placca dei Pioneer”, che, come recita Wikipedia, è una delle

effigie presente sulle placche commemorative in alluminio anodizzato con oro, che furono posizionate a bordo delle sonde Pioneer 10 e 11 rispettivamente nel 1972 e nel 1973. Nell’eventualità che le due sonde venissero intercettate da esseri extraterrestri, le placche mostrano le immagini di un uomo e una donna nudi attorno alle quali si trovano vari simboli che hanno il fine di fornire informazioni sull’origine delle sonde.

Il fatto è che, a guardarle bene, l’uomo è in primo piano rispetto alla donna e, per di più, è lui a dare il benvenuto agli extraterrestri alzando il braccio in segno di saluto. Probabilmente chi le ha disegnate ha pensato che l’uomo dovesse stare davanti perché non si sa mai, magari gli alieni fraintendono il gesto e con la forza di un’arma che noi umani non possiamo nemmeno immaginare prima disintegrano il maschio e poi si occupano della femmina. In realtà mi sembra più la riproduzione di un modello culturale rodato, quello di presentatore e valletta, per intenderci. Mike Buongiorno che dice “allegria!” al pubblico a inizio Rischiatutto e Sabina Ciuffini sullo sfondo ad aspettare che qualcuno l’autorizzi a parlare. Che poi, in realtà, sono sempre le mogli a chiedere informazioni quando le coppie sono in viaggio perché l’orgoglio tipico degli uomini ci impedisce di ammettere che si è smarrita la strada, anche nello spazio. Cari marziani, date informazioni alla donna disegnata e fateli tornare indietro, così ci sarà data una seconda occasione per non far capire all’universo che siamo profondamente maschilisti.

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