alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 29.01.13

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Rangle, “Facce”: Ora che son vecchio, per quanto mi sforzi, molto di quello che vedo negli altri è qualcosa che mi fa sorridere o mi turba, che li rende disumani.

Beppe Sebaste, “Lista degli oggetti personali appartenuti ai passeggeri del volo IH 870”: Agende, agenda Snam del 1980, lettere, fogli, libretto di assegni, portafogli, materiali Snam Progetti, schedine totocalcio, astucci di pennarelli, penne, riviste, dizionario inglese-italiano, romanzi (di Cassola, di Bevilaqua), biografia di Enzo Ferrari di Enzo Biagi, manuale di saldatura, arnesi di lavoro, cavo elettrico con spina, guanti, chiavi, cinture, occhiali, portaocchiali, ombrello pieghevole, macchine fotografiche, rullini, radiolina, sveglia da viaggio, tabacco per sigarette, borsellini, tazza, bicchieri, posate da viaggio, trousse da toilette di stoffa, beauty-case di plastica, pettini, spazzole, forbicine, spazzolini da denti, dentifrici, spazzolino per le unghie, shampoo, lacca per capelli, tappi per le orecchie, crema solare, deodoranti, cotton fioc, crema da barba palmolive, rasoi, collirio, portacipria, bigodini, spray per l’alito, spray nasale, pillole, spugne, specchietti, phon, profilattici, vasetto Primizia con biancheria intima, maschere da sub, boccagli, pinne, coltellini, coltelli da sub, mute da sub, stuoie per la spiaggia, racchetta da tennis, fionda in cuoio, bambola.

Vittorio Zucconi, “Treni in orario, civiltà in ritardo”: Il tremendo danno e la spaventosa eredità lasciata dal Ventennio, assai prima delle scellerate leggi razziali, dell’ Asse con Hitler, del Patto Tripartito con Tokyo e Berlino, di imprese militari strategicamente demenziali e suicide e richieste da nessuno, è di avere condizionato una larghissima maggioranza di italiani ad accettare e addirittura apprezzare lo scambio fra la propria libertà e il tozzo di pane, fra la dignità e la stazione ferroviaria nuova.

Canzone del giorno
Tame Impala – Mind Mischief

alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 28.01.13

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Qualcosa di sinistra, “Su Mussolini, Berlusconi aveva già detto tutto nel 94”: “Fini ha detto che Mussolini, in una certa fase temporale, è stato un grande statista. Dopo, ovviamente, ha represso la libertà e portato il paese alla guerra, così è chiaro che il risultato finale è di condanna, ma per un certo periodo Mussolini fece cose positive, e questo è un fatto confermato dalla storia.”

Wu Ming, “I «due marò», la Corte suprema indiana e le fregnacce di casa(pound) nostra”: Intorno a questo caso si è mosso e tuttora si muove uno strano sottobosco, una “compagnia di giro” già vista esibirsi in altre italiche pochades. Il cast include “fascisti del terzo millennio”, bizzarre figure di “tecnici” mobilitati da politici e giornalisti amici per confezionare “analisi” a misura dei media, folgorati reporter post-missini perennemente “embedded” in settori delle forze armate etc. Quest’interzona tra politica estera e giornalismo di guerra è così: qualunque sasso alzi, ecco una biscia che striscia via, via… invariabilmente verso il Corno d’Africa, verso il rimosso del nostro colonialismo e il rimosso ancor più rimosso del nostro neocolonialismo, verso le rotte del petrolio e di altri traffici meno menzionabili.

Alberto Notarbartolo, “Auguri punk agli Xtc”: “Le povere major del disco avrebbero fatto qualsiasi cosa per vendere tre album in più, e in casa Ricordi, che distribuiva in Italia la Virgin, pensarono di approfittare del momento. Così la tiratura italiana di White music provò a trasformare questo spettacolare album di pop elettrico in qualcosa di più attraente per i teenager, sbattendoci a destra un’improbabile scrittina rossa.”

Bastonate, “tanto se ribeccamo: BLACK FLAG”: I Black Flag sono stati, in un momento della storia nel quale poi manco erano così visibili, il più grandioso esempio di rettitudine ed etica del lavoro applicate al punk o alla musica in generale.

Alessandra Daniele, “L’uomo dai voti tutti uguali”: Quest’anno decidere come votare sarà particolarmente facile. Infatti, per chiunque voteremo, comunque voteremo per Monti.

Smila Blomma in UK, “Vivere in Inghilterra. Quanto è sexy il made in Italy”: Come scoprire che la birra più fica che puoi bere a Manchester è la Peroni. Cioè quella che da noi è la birra dello (stimatissimo e low profile) binomio “Peroni più panino con mortazza” durante le pause dai lavori manuali, in Inghilterra invece si beve nei locali chic con la luce soffusa mentre si sussurrano parole seducenti a una donna di classe, la si paga più di qualunque altra birra e la si sfoggia con l’orgoglio dell’intenditore.

Minnelisapolis, “Predicano bene, ruzzlano male”: Che mi dicono, prof, la vuole vedere la nuova campagna del PD, mi dicono, e io no, l’unica campagna che vedo è quella coperta di brina, oltre al canneto che mi svegliano gabbiani stridenti, di lago, la mattina.

Canzone del giorno
Splashh – Vacation

alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 27.01.13

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La versione di chamberlain, “giorno della memoria”: Nell’atrio del palazzo comunale di Cuneo è collocata una lapide posata nel 1952, nell’anniversario della morte di Duccio Galimberti, e in segno di disprezzo verso la liberazione del feldmaresciallo Albert Kesserling, processato e condannato a morte per gli eccidi nazisti commessi ai suoi ordini in territorio italiano (tra cui le Fosse Ardeatine, Marzabotto, Sant’Anna di Stazzema).

Non si possono fermare le nuvole, “Riflessione su Ernesto Galli Della Loggia, intellettuale proto-nazista (per la giornata della Memoria)”: In questo giorno in cui qualsiasi parola appare insensata ripensando a cosa è accaduto nei campi di concentramento, credo che la memoria si fermi spesso alla banalità delle conseguenze. La violenza. I mucchi di scarpe. Le divise. Le ossa sporgenti. La notte dei cristalli. Il silenzio della torre del Museo ebraico di Berlino. Famiglie scomparse, rase al suolo. Silenzi che prendono il posto di storie, per sempre.

Uova di gatto, “Corrispondenze”: A me piacciono le persone che si domandano e in qualche modo cercano di rispondersi; perché se rispondi sai che il punto di partenza non è fermo, ma è un punto di domanda. Se dici, finisce che parli parli parli e non racconti granché.

Adnrea Devis, “Amori fin(i)ti”: Ci si concentra sempre su quando nasce un amore (per citare la Oxa), ma quando un amore finisce? Nessuno che racconti di quanto sia difficile sopravvivere allo sbriciolamento di sé stessi. In molti parlano e scrivono della difficoltà che si trova nel ricostituire la propria immagine -e talvolta la propria dignità- ma in pochi descrivono la spiazzante percezione del vuoto sotto ai piedi.

Taccuino 22, “Mente e corpo nell’anno di Masterchef”: Ecco in che modo utilizzare il solito esempio del camminare come se fosse un proprio copyright, e spiegare alla platea che il corpo riesce a farlo in maniera totalmente autonoma e a-cosciente, senza bisogno di pensare “prima il piede destro poi il piede sinistro”, in modo da lasciare alla coscienza, questo sottoprodotto probabilmente accidentale dell’evoluzione umana, la possibilità di dedicarsi a una chiacchierata o a pensieri silenti.

The Guardian, “Why Kraftwerk are still the world’s most influential band”: The sounds they invented have been sampled by hundreds of artists, from Madonna to R.E.M, from Missy Elliott to Fergie. Coldplay and Jay-Z have had hits with their elegant melodies and their image has influenced David Bowie, Daft Punk and Kanye West. We also now live in the kind of world their future-obsessed lyrics predicted: we find Computer Love online, models smile from time to time and Europe Endless exists.

Canzone del giorno
Darktoob – Everybody On My Dick Like They Supposed To Be (un mistone rap messo insieme da Paul Banks degli Interpol, sì proprio lui)

alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 26.01.13

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Andrea Mollica, “Augusto Minzolini insulta chi lo critica su Twitter, e chiude il suo profilo”: @nik_fer dimenticavo uno scemo in risposta al tuo cazzaro — Augusto Minzolini (@AugustoMinzolin) 18 gennaio 2013 – @piggioserra querelo. segui processo per non dire scemenze. Io quei soldi, con riserva, li ho ridati prima che iniziasse l’azione penale — Augusto Minzolini (@AugustoMinzolin) 24 gennaio 2013 – @matteoborgato stai attento perchè ti prendi la querela. segui il processo che è meglio

Stereogum, “The 10 Best New Order Songs”: The choice of name is telling. Despite an obvious surface similarity in sound, New Order were quick to step away from Joy Division’s abrasive minimalism. Incorporating new sounds and new ideas, New Order embraced the technology of the times — drum machines, samplers, sequencers, synths, and arpeggiators — and took cues from the burgeoning world of electronic dance before gradually learning to write pop songs.

Il nichilista, “Ruzzlefication”: Certo, abbiamo guadagnato diverse piattaforme di ‘partecipazione dal basso’ o ‘liquida’. Ma che contino davvero nella stesura dei programmi elettorali (ammesso contino ancora i programmi elettorali) è tutto da dimostrare. Quanto ai titoli e alle riduzioni giornalistiche: anche loro non migliorano. Oggi, oltre che seo-friendly, i titoli devono essere social-friendly. Ma il risultato non cambia.

Cesare Picco, “La più grande startup nella storia della musica”: La storia del più importante strumento musicale al mondo è quindi nata da un semplice atto di fiducia. Il de’ Medici non pensava certo di arricchirsi, non ne aveva bisogno. Questa è la forma più alta di mecenatismo, quella che ci ha consegnato molti dei capolavori della musica e dell’arte. Il vero mecenate si muove spinto dalla passione, dal desiderio di aiutare chi ritiene degno, senza alcuna idea di ritorno economico. Questa alta forma di mecenatismo è scomparsa dal nostro tessuto sociale, ma non sarebbe male tornarci, ripercorrendo un modello virtuoso del nostro passato.

The two-way, “Mon Dieu! A ‘Hashtag’ Is Now A ‘Mot-Dièse’ In France”: The Globe and Mail also takes its shot: “Cue the LOL,” they write. “Oh pardon, MDR (mort de rire).”

alberto cane blog, “Giornata della Memoria – Binario 21”: Alle 11 di domani mattina qui a Milano alla stazione Centrale verrà aperto per la prima volta il Memoriale dell’Olocausto ebraico che dopo vari intoppi di natura economica è arrivato alla fine dell’allestimento.

Canzone del giorno
The Strokes – One Way Trigger

alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 25.01.13

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Diario minimo, “Ocean atlantique”: Canale 6 “Chi sta soffrendo piu’ di me…” La so: “Al mondo siamo io e te…” Umberto Tozzi, quando mancano tremila chilometri a destinazione, mi provoca un impeto improvviso e irrefrenabile di felicità.

Leonardo, “Un Lincoln quasi Obama”: Spielberg, come il migliore cinema americano, ha la bussola e ha la cartina: non dimentica il nobile ideale a cui tendere (l’abolizione della schiavitù) ma non si sottrae alla complessità del reale (bisogna comprar voti al Congresso uno scilipoti alla volta), anzi ci si tuffa con passione, restituendo agli spettatori una sintesi affascinante anche se, nel caso di Lincoln, più utile a discutere il presente che il passato a cui fa riferimento. Questo è un altro tratto tipico di Spielberg: se la Guerra dei Mondi parlava dell’11 settembre, Minority Report del Patriot Act, Lincoln potrebbe essere definito il primo biopic su Barack Obama.

Linkiesta, “Mps, la passione di Silvio”: Tra conti Fininvest e uomini di Verdini”: Da un lato i conti di Fininvest, primo affidatario di Mps. Dall’altra la rete di rapporti di Denis Verdini, coordinatore nazionale del Pdl, dentro la banca di Siena prossima al commissariamento. C’è più di un motivo se Berlusconi preferisce tacere e non attaccare il Partito Democratico dopo le dimissioni di Mussari.

Sono storie, “Con gli occhi chiusi”: Che lo staff del Presidente sappia sfruttare al massimo il carisma pop del personaggio è un fatto acquisito e rappresenta uno dei punti di forza della comunicazione obamiana. Qui, ciò che sorprende di un ritratto, all’apparenza scontato, è la prospettiva della storia. Il punto di vista adottato non appartiene al Presidente ma alla First Lady.

Canzone del giorno
Eels – Brave Little Soldier

alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 24.01.13

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Alessandro Gilioli, “Ma tu saresti contento di avere un figlio gay?”: E la risposta sta proprio in una società ancora incapace di pensare – e quindi di educare – in termini di accettazione dell’omosessualità come non vergogna. Come variabile tra le tante, né migliore né peggiore. Il ragazzino omosessuale cioé che è sì diverso – diverso dalla maggioranza, s’intende – ma solo come uno che ha i capelli rossi mentre gli altri no.

Sempre un po’ a disagio, “La stupidità”: E poi mi ha dato anche una spiegazione non richiesta: “Non entro più nelle librerie perché le librerie, oggi, vendono essenzialmente libri frivoli e stupidi”. Io non ho potuto negare, quindi ho mosso la testa su e giù. Già, i libri stupidi e le librerie che ne sono piene. Sono d’accordo. Ma cosa sono i libri stupidi? Come si fa a dire che un libro è frivolo? Cos’è un libro frivolo?

Spin, “Ian Curtis’s Jiggly Boobs, the Cure Sell Out, and More From Peter Hook’s ‘Unknown Pleasures'”: After a post-New Year period of idleness, the memoir mill gets moving again with Peter Hook’s Unknown Pleasures: Inside Joy Division (!t), out January 29.

Un, due, tre, via, “Renault quattro”: La renòlquattro in questione, come vi ho già detto, era bianca; non aveva lo specchietto di destra, i sedili erano di pelle marrone, le maniglie delle portiere avevano quel pulsante a scatto che ora si vede solo nelle auto d’epoca, c’erano quattro marce e se si raggiungeva una velocità sostenuta dal portabagagli posteriore si elevava imperioso e sottile uno gnic gnic di metallo traballante che noi tre – in quel gergo magico che fino ai sette anni di età almeno si crede un po’ vero e si sa un po’ falso, ed è esaltante proprio così – chiamavamo il nostro uccellino didietro.

Ondarock, “David Bowie Life On Mars?”: Quello che non si saprà mai, invece, è quale sia il segreto di un’alchimia sonora che incanta oggi come quarant’anni fa, senza aver mai smarrito un grammo del suo fascino. Un elisir di nome “Life On Mars?”, che proprio nel fraintesissimo titolo avrà uno dei tanti risvolti di successo.

Canzone del giorno
Foals – My Number

alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 23.01.13

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Nessuno dice libera, “Signori, in scena.”: Non esiste il panico preoperatorio. Sì, certo, in alcuni casi la tensione è palpabile e in urgenza è tutta un’altra storia, ma nessuno di noi pensa che sta per tagliare un essere umano. In quel momento lì non avete la nostra compassione, avete tutta la nostra concentrazione.

Purtroppo, “irrita”: Non ho mai avuto particolari paturnie per la riservatezza. Conosco internet abbastanza da capire che se pubblico qualcosa, poi non posso frignare se viene letto. Questo sito è facilmente raggiungibile con una ricerca per nome e cognome. Ma quando ho saputo che queste poche righe estemporanee sono diventate un argomento di conversazione in ufficio, questa cosa mi ha irritato.

Digital for real life, “A bookless library”: Aptly named BiblioTech, the first bookless public library system in the United States will open this fall in Texas. Designed for the digital age, the new library system will resemble an Apple Store and be bookless from the start. Aside from downloadable books, people will also have the opportunity to check-out e-readers.

Stefano Menichini, “Tre mosse vincenti del PD”: La ripartenza del Pd però è sincronizzata col momento giusto (l’effettiva apertura della campagna elettorale, i trenta giorni davvero decisivi) e soprattutto schizza via in varie direzioni, coprendo settori di campo diversi. Che oggi si chiamano: F-35, Financial Times, Matteo Renzi. In attesa, venerdì e sabato prossimi, di una importante ancorché delicata (si tratterà di modulare il messaggio giusto) conferenza della Cgil sul lavoro.

Potato Pie Bad Business, “La Musica Così Come La Trovai – Ramones”: Alla fine mi trovo costretto ad ammetterlo ogni volta che si ripresenta una situazione del genere: nonostante tutti i dischi ascoltati, nonostante una presunta vasta cultura musicale, nonostante dei gusti molto eterogenei e spalmati su epoche tra loro diversissime e viaggianti attraverso tonalità emotive tra le più svariate, mi faccio sempre salvare il culo dal primo e dal terzo disco di quelle quattro teste di cazzo.

Questione della decisione, “Caccia F-35: cosa si potrebbe fare con quei soldi e i problemi riscontrati”: Lo so che è un discorso con un certo margine di demagogia, ma è anche vero che l’Italia è in una situazione molto drammatica dal punto di vista economico. L’impegno finanziario per l’acquisto di questi Caccia, pur se distribuito nel tempo, è ragguardevole. 13-15 miliardi nei prossimi 13 anni significano circa 1 miliardo l’anno, anche se è molto probabile un aumento dei costi, e così anche Bersani si è lasciato andare a parole di saggezza.

Canzone del giorno
Devendra Banhart – Never Seen Such Good Things

alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 22.01.13

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Lorenzo Fantoni, “Il fallimento di Atari”: Per quanto la notizia possa sembrare negativa – e lo è – dietro questa decisione si nasconde una possibilità di rilancio per il marchio che ha inventato Pong e ha inaugurato l’epoca d’oro dei videogiochi casalinghi.

Giovanna Cosenza, “E poi dicono che Grillo non va in tv”: In una settimana Grillo è apparso in due talk show: Servizio pubblico, giovedì 17, e Piazzapulita, lunedì 21. Inoltre, ovviamente, in molti servizi dei Tg: più o meno ritagliato, ma è apparso.

The Guardian, “How the Vatican built a secret property empire using Mussolini’s millions”: The Mussolini money was dramatically important to the Vatican’s finances. John Pollard, a Cambridge historian, says in Money and the Rise of the Modern Papacy: “The papacy was now financially secure. It would never be poor again.”

Canzone del giorno
Beyonce Sings the National Anthem at the 2013 Inauguration of Barack Obama

alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 21.01.13

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Beat’n’Love, “Il primo computer me lo comprò papà”: Mi ricordo di serate invernali in cui papà voleva star lì a leggere blog pionieristici in comic sans e sfondo blu elettrico, con post lunghissimi sulle scie chimiche, la Gladio, Aldo Moro e gli Ordini Mondiali. Mamma voleva giocare a Spider. Io scaricavo un mp3 al giorno, controllavo le email (casomai il vichingo m’avesse scritto), chattavo su MSN con le compagne di scuola.

Tantopercantare, “Edward mani di forbice”: Ho sempre avuto con i miei capelli un rapporto di quasi totale disinteresse. Ho sempre provato un senso di inadeguatezza alla domanda “Come li facciamo?”

Tornasole, “Yo soy la milonga brava”: Entrando in una milonga, anche un osservatore poco attento e completamente estraneo al mondo del tango argentino può riconoscere i principianti assoluti, e distinguerli facilmente dai ballerini di livello intermedio e avanzato. Questi ultimi, infatti, si muovono con variabile ma pur sempre percettibile grado di eleganza e grazia, mostrando, nei casi migliori, di non limitarsi a incedere, ma di saper creare figure mirabili nei momenti di crisi, risolvendo la pista quando questa risulti congestionata. Ne consegue un notevole risultato visivo, che è quello di uno sciabordìo di piedi e gonne e svolazzi in movimento perenne, inarrestabile.

Paolo Natale, “La rimonta di Berlusconi? Leggenda metropolitana”: Sfatiamo dunque la leggenda di Santoro al servizio pubblico di Berlusconi. Ancora oggi le stime del Pdl non superano il 17-18 per cento, e non c’è stato nessun effetto particolare della puntata incriminata. Come non mi stancherò di ripetere, l’elettore non assomiglia al mitico cane di Pavlov, che segue un cortocircuito stimolo-risposta. È dotato di raziocinio e di qualche capacità intellettiva superiore: la delusione legata a precedenti governi non viene rimossa dal semplice suono di una campanella, dal canto delle sirene, ma è sedimentata nella sua esperienza di vita.

Matteo Pascoletti, “La Fuffa nell’era dell’Agenda Fuffa”: Ma cosa succederebbe se la Fuffa non si limitasse a circondare l’uomo? Cosa succederebbe se #Fuffa e affini fossero nei TT un giorno sì e uno no come un Justin Bieber qualunque, se le Università promuovessero corsi in Scienza della Fuffa o costosi master in Management della Fuffa, se una metropoli ospitasse la FuffaFest con tanto di ospiti internazionali e sponsor prestigiosi, se sui quotidiani “Fuffa” iniziasse a comparire nei titoli sempre più spesso, se una fondazione promuovesse il Premio Fuffa per la Miglior Startup, se gli intellettuali conducessero seminari sull’estetica della Fuffa o sul passaggio dall’Era della Lana all’Era della Fuffa, se le conversazioni con gli amici fossero inflazionate senza soluzione di continuità dalla Fuffa, se un partito inserisse tra le priorità del proprio programma l’Agenda della Fuffa e se, infine, gli editorialisti più famosi dedicassero un articolo a settimana alla questione Fuffa, alla crisi della Fuffa, al rilancio della Fuffa?

Canzone del giorno
Karl Bartos – Atomium

alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 20.01.13

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Philippe Ridet, “Due miracoli italiani”: De Giorgi e Vattani: Per candidarsi al senato è meglio essere fascista che gay.

Squonk. “Pesci rossi”: Da una delle sedie si alza un’altra donna, una di quelle conoscenze di quartiere, forse la madre di un compagno di classe del figlio quando andava alle elementari, o una di quelle facce che si vedono tutte le mattina all’altezza della terza porta del primo vagone della metropolitana fino a diventare conoscenti senza nemmeno sapere il nome l’una dell’altra; buongiorno signora, come sta, e quella che è appena uscita dalla porta risponde flebile qualcosa che sembra una frase fatta, di quelle che suonano finché ci vediamo significa che va bene e poi improvvisamente scoppia a piangere, e scoppiare è l’unico verbo che ha un senso, che riesce a descrivere la forza delle lacrime che le vengono fuori dagli occhi, scusi sa, è che oggi è l’anniversario della morte della mia mamma, lo sa che si è buttata giù dal balcone, non c’è giorno che non ci pensi, non c’è giorno che questa cosa non mi torni in mente.

The Italian Game, “1977. Capelloni su Ponte Vecchio a Firenze

La linea d’Hombre, “4 Topolini e 4 Sofficini”: Quel giorno, tornando da scuola, assieme ai 4 Topolini accanto al piatto, avrei trovato per pranzo 4 Sofficini. Quando ancora i Sofficini non sorridevano e Carletto stava sulla luna. Avevo indottrinato la genitrice per benino. Era il compimento della giornata perfetta. Il prototipo della felicità.

Una vita in ritardo, “Legge, durerà?”: Ed era sempre lì, assorta nella lettura. Si interrompeva solo per dire “Hai visto? Sto leggendo!”, oppure “Mi piace!”. Entusiasta mi ha mostrato la funzione “dizionario”, fondamentale per lei, che deve ancora conoscere tantissimi vocaboli, perché le rende la vita di lettrice enormemente meno faticosa, quindi più piacevole.

Guido Vitiello, “La dittatura del carino”: Il carino, l’interessante e il bizzarro sono la moneta corrente spesa nelle conversazioni, nei giudizi informali, nelle chiacchiere del dopo mostra o del dopo film, ma anche il puntello delle recensioni e della critica d’occasione, che ha sempre bisogno di un carnet di aggettivi-tappabuchi. Hanno spodestato silenziosamente il bello e il sublime, che pure conservano, nelle loro roccaforti, il severo prestigio dei monarchi decaduti.

Canzone del giorno
The Tide Is High – The Paragons