è un periodo difficile? fai un break

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Il duro e palloso lavoro di editing che devo ultimare entro domani sera mi sta prosciugando. Devo risistemare un testo 3/4 tecnico e 1/4 marketing, che potrebbe tranquillamente rimanere così, nella sua incomprensibilità. Perché, in ogni caso, il cliente vuole che i concetti da comunicare siano quelli. Ma si tratta di concetti che nessuno comprenderà anche perché le brochure aziendali sono da evitare come la peste, e il testo che sto faticosamente modificando non lo leggerà nessuno. Che senso ha una brochure aziendale, nel 2011. Bisogna però pur guadagnarsi da vivere, e c’è di peggio, per carità. Ma vi assicuro che in certi momenti mi verrebbe da convincere i miei clienti che stanno spendendo male il loro budget, investendolo su di me. Un esempio? Provate a rendere diversamente la seguente porzione di testo:

In ambito Finanza Xxxxxxx affianca i propri clienti nella rapida evoluzione del business attraverso l’ottimizzazione dell’operatività delle sale di contrattazione, con servizi e soluzioni sia software che hardware. Elementi di eccellenza dell’offerta Xxxxxxx sono rappresentati dai due centri di competenza Yyyyyy, dislocati a Aaaaaa e Bbbbb, e dal centro di competenza Zzzzzzz. In particolare, per ciò che riguarda Yyyyyy Xxxxxxx fornisce servizi di system design, configuration, integration, upgrade e application management 24/7 sulle piattaforme Qqqqqqq  e Ww.3. Inoltre, in qualità di business partner certificato Yyyyyy, oggi Xxxxxxx è tra le poche realtà in grado di aiutare i clienti nei delicati processi di ottimizzazione e di migrazione verso le nuove release delle piattaforme in essere.

Il cliente paga e io eseguo. Chiudo gli occhi, mescolo le parole come lettere in un sacchetto dello scarabeo. Ed ecco come è diventato:

Xxxxxxx mette a disposizione delle organizzazioni servizi e soluzioni sia software che hardware dedicati all’ottimizzazione dell’operatività nelle sale di contrattazione, a supporto di un settore in continua evoluzione. Attraverso i due centri di competenza Yyyyyy di Aaaaa e Bbbbb, Xxxxxxx fornisce servizi di system design, configuration, integration, upgrade e application management 24/7 sulle piattaforme Qqqqqqq  e Ww.3.
Non solo. In quanto business partner certificato Yyyyyy, Xxxxxxx è una delle poche realtà in grado di recare assistenza alle aziende nei processi di ottimizzazione e di migrazione alle nuove release della piattaforma.
Il centro di competenza Zzzzzzz consente inoltre a Xxxxxxx di sviluppare soluzioni per la razionalizzazione delle postazioni di lavoro nelle sale di contrattazione, garantendo una riduzione del TCO.

Spero abbiate notato la vera perla di tutto questo, ovvero il “non solo” messo a metà periodo, il mio asso nella manica, la mia firma, come i programmatori che mettono codice personalizzato tra le righe degli script per far uscire parolacce con contorte combinazioni di tasti, o i designer 3D che in un paio di pixel nascosti in uno scenario digitalizzano la loro foto, o i cartoonist che inseriscono immagini subliminali di donne nude nei film Disney. “Non solo” risalta orgogliosamente in quasi tutte le brochure aziendali che ho scritto nella mia vita, alternato all’altrettanto efficace “ma non è tutto”, di tono più giornalistico. Hai letto un “non solo” in qualche testo corporate? Non c’è dubbio. Sicuramente è mio. Provaci anche tu. “Non solo” dà grandi soddisfazioni, vedrai. Sei nel mezzo di un periodo difficile? Concediti un break, metti un “non solo”. E ancora meglio se poi vai a capo, lasciando magari una riga vuota.