tutti a casa

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Allora, come avete festeggiato? Chi sostiene che la situazione sia talmente grave che non c’è proprio nulla di cui gioire mente sapendo di mentire. Una legislatura messa con le spalle al muro non solo dai mercati e che aveva contro tutti, dalle associazioni ai sindacati, a destra e a sinistra, in patria e all’estero non poteva andare oltre. Addirittura le condizioni che sembravano imposte al governo che sta per nascere, ovvero che nessuno potesse candidarsi con qualche schieramento politico alle prossime elezioni, è una bestemmia anticostituzionale grande quanto la loro cialtronaggine e non è che l’ennesimo esempio di un modo eversivo di intendere la politica. Trovo così sacrosanto unirsi al trenino in piazza e compiacersi per come si è chiusa la parabola di uno uomo nella più assoluta ignominia internazionale, proprio lui che della sua persona si è beato nel tempo, e per la caduta dello stuolo di soubrettine e guitti che, in malafede mista a incompetenza di un livello disarmante, ha impoverito – se possibile – ulteriormente la politica. E, se non ne siete convinti o se siete di quelli che “andassero tutti a cagare”, prendete almeno quello che sta per arrivare come l’antipolitica che cercherà di mettere le cose a posto. Ma sono certo che qualunque cosa accadrà sarà sempre meglio della compravendita degli scilipoti, e che tra uno due o tre mesi quelli che vorranno tornare indietro saranno ancora meno. Ora scendo a gettare nel bidone del vetro le bottiglie stappate e bevute ieri sera e metto in ordine, da domani ci sarà da lavorare di più ma, non ho dubbi, ci si potrà vergognare un po’ di meno.

5 pensieri su “tutti a casa

  1. Ma pensa a come deve sentirsi, lui, l’unto dal signore, l’uomo della provvidenza, buttato giù dal suo DIo , il mercato. E stappa altre bottiglie!

  2. Ho festeggiato con uno spaghetto “aglio, olio e peperoncino”.
    E poi in piazza a prendere una boccata d’aria.
    Infine ho salutato tutti gli amici, dicendo “Buona rinascita”.

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