così vicino, così

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Rimanere così con le bocche a pochi centimetri di distanza, bocche che si parlano perché sei in un luogo pubblico e in genere con le persone ti viene da indietreggiare un po’ e invece quando entrambi si rimane lì a respirarsi l’uno con l’altra la domanda e la risposta in quei pochi secondi, chiudi le palpebre come autodifesa e probabilmente per entrambi succede la stessa cosa, mentre gli istanti passano e scema anche quella che potrebbe chiamarsi attrazione o quella tensione che prelude a qualcosa che conosci bene ma la scia del profumo, una caramella o una gomma da masticare o anche un banale dentifricio o è proprio la carne, resta come un banco di nebbia. Lì in mezzo c’è stata una manciata di secondi in cui due vapori si sono condensati e hanno nascosto tutto e tutti quelli intorno, e pensare che un po’ più in là c’è un ingegnere che ascolta musica osservando i campi oltre la ferrovia e di fronte a quel punto non ti ricordi nemmeno più chi. Poi svanisce pure lo strascico, nel frattempo hai capito che si tratta di fragola, perché sono cose che o le prendi al volo o non le recuperi più, cadono come copricapi giù dai pontili sul mare aperto ed è sciocco sporgersi per afferrarli e se ci riesci potresti anche pentirtene. Ma quel fermo immagine che ora ti porti dentro e che lo metti come foto su un desktop immaginario, ci pensi e ti ci struggi così decidi di assemblare una occasione ottimale scegliendo le componenti migliori. Il giorno, la città, il posto in cui incontrarsi e l’ora, è quasi estate e le chiacchiere si possono anche fare all’aperto, camminando in strade che non conosci e se ci sono le zanzare poco importa. Manca un elemento chiave che è l’assoluta imprevedibilità, il temporale e l’acquazzone che poi è il parere disinteressato, quello che avresti chiesto a un amico che non hai ha portata di mano, allora la chiami poco prima dell’incontro e le dici che c’è qualcuno lassù che è contrario, ovviamente scherzi ma è meglio fare un’altra volta, non hai nemmeno l’ombrello. La settimana prossima, che poi però non sarà così. Un’altra volta non esisterà perché proprio qualche giorno dopo succede una cosa di rilevanza storica, cambiano le abitudini e gli orari e non ci si vedrà mai più, nemmeno per caso.

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