l’impresa impossibile

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Un aspetto dell’avere un governo tecnico come quello che è stato chiamato a risollevare le nostre sorti di cui probabilmente non abbiamo tenuto conto è che i vari Monti e Fornero, giusto per citare le due figure che si sentono nominare di più in questo periodo denso di complessità, non si rendono conto di aver a che fare con l’Italia. Voglio dire, una operazione matematica come potrebbe essere una strategia economico-finanziaria per uscire da un momento critico non può essere applicata indistintamente. Intanto perché occorre considerare l’approccio politico, su questo non ci piove, cioè scegliere come tentare una soluzione partendo da una modalità tradizionalmente di sinistra o liberale. Ma questo non dovrebbe riguardare un governo tecnico, lo si è detto sin dal suo insediamento, anche se tutti ormai ci siamo svegliati dall’ebbrezza di avere almeno persone competenti alla guida del Paese e, a freddo, ci siamo resi conto che proprio così progressista questa legislatura non sembra essere. E le suddette operazioni matematiche poi si scontrano anche con i soggetti su cui si applicano e si scopre che la strategia economico-finanziaria non è una scienza esatta se i risultati non sono tutti uguali. Perché i vari Monti e Fornero forse pensano di governare in Germania o in un qualunque altro stato in cui, al netto dell’approccio politico al problema, cittadini e soprattutto imprese si mettono nell’ottica di collaborare e soprattutto non sfruttano a loro vantaggio l’interpretazione dei provvedimenti presi. Voglio dire, delocalizzazione e recruitment naif sono da anni all’ordine del giorno e si annoverano tra le cause del corto circuito che ha confuso intelligentemente l’identità di chi ha iniziato prima, chi ha sferrato il primo colpo del ko sociale che ci ha messo al tappeto. E perché da oggi le imprese non dovrebbero più spostarsi all’estero e usare il licenziamento come arma di restyling societario? Per il bene del Paese?Cari Monti e Fornero, purtroppo vivendo, studiando e lavorando all’estero vi siete abituati troppo bene. Non dovreste sopravvalutarci così.

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