dei diritti delle pene

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In paesi come l’Italia, posti abitati da gente come me e come te, le persone dovrebbero sì essere soggette a discriminazione ma non per il colore della pelle, bensì per quello delle scarpe che indossano e alla loro foggia. Cose come i diritti civili dovrebbero essere negate non in base al sesso di appartenenza del partner con cui uno ha scelto di vivere, ma per orientamenti all’acquisto come l’auto che uno ha parcheggiata sotto casa. Hai sottoscritto rate a non finire per un suv per di più bianco che magari hai lasciato in un parcheggio per portatori di handicap perché ieri notte sei arrivato tardi dal festival latinoamericano (l’aggravante) e avevi sonno e non trovavi posto? Ecco, a te il matrimonio è negato, non hai sufficiente diritto di essere riconosciuto uno in grado di accoppiarsi e riprodursi, tantomeno adottare un figlio che ha già abbastanza sofferto in vita sua all’orfanotrofio. Oppure tenendo conto di certi comportamenti socialmente inutili. Per esempio l’acquisto e l’utilizzo di fuochi e petardi per capodanno fa scadere il diritto di assistere la tua compagna in caso di degenza ospedaliera oppure quello alla pensione di reversibilità. I calciatori dovrebbero essere insultati dagli ultras, su questo sono d’accordo. Ma non perché hanno origini africane, piuttosto perché hanno scelto compagne di vita temporanee e non che esercitano mestieri quasi più dubbi del calciatore stesso. Sporco marito di una show-girl, questo dovrebbero gridargli. Coperti di ignominia perché per mettere insieme il loro stipendio di un mese una persona normale ci mette dieci anni, evasione fiscale inclusa. Che poi dicono dei politici. Avete presente il servizio militare? Ecco, in posti come l’Italia, posti abitati da gente come me e come te, dovrebbe essere obbligatorio ricoprire una carica amministrativa e politica, locale o nazionale, per qualche mese  nella vita di ciascuno. Senza contare poi il diritto di voto, da togliere persino a chi getta i mozziconi per terra dopo aver finito la sigaretta. E il redditometro, che dovrebbe essere molto più invasivo e soprattutto riguardare anche altri aspetti. Quanto uno spende per andare in vacanza ma anche dove va. Che cosa compri al supermercato. La percentuale dei consumi culturali sul resto. Se ascolti Gigi D’Alessio. I tatuaggi. Vedrei quindi più utile un gustometro, se sei tamarro o magari invidi gente del calibro di Corona son cazzi tuoi perché ti aumento a dismisura le tasse, visto quello che fai sopportare ai tuoi simili che poi, per fortuna, ci sono tante persone diverse da te e questi parametri. Perché in Italia e nei  posti abitati da gente come me e come te, siamo stufi di sentire sempre che la questione dei diritti civili sia un elemento in discussione, sia un programma da campagna elettorale, sia soggetta al giudizio degli altri. Fatemi capire: perché se sono un uomo e vado a letto con un uomo sono esposto ai criteri decisionali di qualcun altro, ma se nel mio guardaroba ci sono capi firmati Dolce e Gabbana o recito delle preghiere o vado a ballare la zumba no? Mi spiegate la differenza?

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