alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 26.01.14

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Dear Miss Fletcher, “Il tempo dei 45 giri”: Il tempo dei 45 giri è svanito, la puntina del giradischi è arrivata in fondo alla traccia, la musica si è affievolita fino a spegnersi e quel tempo è scivolato via piano. Forse è rimasto impigliato a certe melodie che non ascoltiamo più o magari è nascosto, rinchiuso in uno di quei contenitori a soffietto dove tenevamo la raccolta dei nostri dischi preferiti.

Chi ha paura di Virginia Woolf?, “I figli dell’arancia”: In inverno quando mamma sbucciava un arancio, aspettavo con ansia che lo schiudesse. Quale stupore scoprire all’interno del frutto un frutto più piccolo, quasi un tesoro, fatto ad immagine e somiglianza di quello più grande. A toglierlo via rimaneva la piccola forma concava, ricavata negli spicchi più grandi, una navicella dalle forme armoniose e dal colore allegro. Magari poi l’arancio neppure lo mangiavo, allora i frutti erano aspri, non contaminati da quel sapore addomesticato che gli agrumi hanno adesso.

raretracce, “Trent’anni dopo è ancora un Mad World”: Ci sono canzoni destinate a restare immortali nel tempo, capaci di superare gli anni e le generazioni e rimanere sempre sulla cresta dell’onda.

controkarma, “io e martina navratilova siamo appostati alla finestra a guatare i movimenti di…“: comincio a lavorare al computer per cercare un itinerario plausibile per girare le highlands e capire se è possibile trovare un biglietto a/r che non richieda di impegnare un rene in una clinica svizzera (la risposta pare sia no). cinque minuti dopo si impalla mozilla.

civati, “A tutto c’è un limite”: Ecco, capisco tutto, ma questo non lo posso accettare. Una legge che consentisse una boiata del genere non sarebbe degna del Pd. Che ha concesso quasi tutto a tutti, per conservare il doppio turno. Che non è di collegio, però, come diciamo da anni, ma di coalizione, che è tutta un’altra cosa. Ma proprio un’altra, completamente diversa

Call me Leuconoe, “Aiutatemi, per favore”: E mentre le famiglie vanno a fare shopping e le ragazzine cianciano, arriva un ragazzo sulla venticinquina, forse meno. Ha due grossi pomelli rossi sulle guance, disegnati con la matita da trucco su una base bianca contornata da una striscia nera, fitta. È un clown, ma non ha le scarpe lunghe o il cappello rosso in testa: non sembra né il protagonista di It né il ben più inquietante sponsor di Mc Donald’s. E’ solo un ragazzo vestito normalmente che con uno specchio comprato dai cinesi finisce di truccarsi da clown vicino alla porta. Non può essere peggio delle torme di cosplayer che invadono i vagoni durante il Romics, in fondo.

Il comizietto, “7000 euro possono bastare”: Secondo una ricerca del sito Salary (che non ho consultato) riportata da LaRepubblica.it le casalinghe (i casalinghi evidentemente no), guadagnerebbero, se fossero remunerate secondo criteri di mercato, quasi 7000 euro al mese.

Pinocchio non c’è più, “Luis Miguel e i “gggiovani” d’oggi”: Faccio parte di quella categoria che chiamano “i ragazzi di oggi” come cantava Luis Miguel a uno degli ultimi Sanremo, quello del 1985 se non sbaglio, ed è un sollievo. Al solo pensiero di essere un uomo di mezza età “mi prende male”, guardo queste donne mature che spingono passeggini per il centro e mi si stringe il cuore, poverette. Ieri una di queste mi ha salutato, ho risposto per educazione, chissà con chi mi aveva confuso, colpa dell’età avanzata, certo, a guardarla bene assomigliava tantissimo ad una mia compagna di banco delle medie, ma figuriamoci, non poteva essere lei, al massimo sua madre.

Canzone del giorno
Disclosure – F For You (Feat. Mary J. Blige)

8 pensieri su “alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 26.01.14

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