alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 07.07.15

Standard

DUDE MAG, “La verità su internet”: Se già la concezione del consumatore critico, quello attivo, il cui pollice verso è in grado di sfasciare le sorti delle aziende “cattive”, si era fatta largo nel blob dell’opinione pubblica Internet non ha fatto altro che ampliare e potenziare le possibilità di informazione e di azione dal basso dei singoli. O perlomeno, non ha fatto che rafforzare l’apparenza di questa possibilità, regalando agli users la sensazione d’onnipotenza di poter sapere tutto, imparare tutto e fare tutto da sé, che in fin dei conti è quasi la stessa cosa del poterlo fare davvero. Quando avevo dodici anni c’era Naomi Klein, il boicottaggio alla Nestlè, la lotta ai CFC contenuti nelle bombolette spray e “Cancella il debito” di Jovanotti a Sanremo; oggi c’è la coppetta mestruale, il movimento contro i test sugli animali, i cosmetici senza parabeni e siliconi, i pannolini di cotone e la messa al bando dell’olio di palma.

formamentis, “Corso accelerato di etica mediterranea”: Credo che l’errore del tipo nordico alla Merkel, per intenderci, stia nel non comprendere bene le ragioni dell’ethos mediterraneo, per cui si assiste a questo scontro infinito e irriducibile fra etica protestante, con la sua idea funzionale della politica, ed etica meridionale, in generale più portata al mercanteggiamento e al compromesso fine a se stesso.

Piovono rane, “Come vapore al sole”: Ma come, abbiamo un premier sedicente “socialista europeo” che è anche leader del partito in assoluto più votato d’Europa nonché del partito più votato nella famiglia Pse, e non conta una mazza, non dice una mazza, non fa una mazza, si limita a un tweet a metafora calcistica due giorni prima del referendum per poi sparire di nuovo dai radar, non un’iniziativa politica, non un tentativo di cercare una soluzione, evaporate al sole tutte le parole “contro l’austerità” e “per un’Europa diversa” che pure avevano contribuito al suo 40 per cento di un anno fa?

Rivista Studio, “Classismo in classe”: Disuguaglianza. È questa una delle parole più frequentemente utilizzate da chi si oppone alla Buona Scuola. Salviamo la scuola italiana, bastione dell’uguaglianza, dalla riforma – liberale, liberista, ergo iniqua – del governo Renzi: questa l’argomentazione. Peccato però che la scuola italiana sia già iniqua, che tenda già a perpetrare, anziché correggere, le disuguaglianze sociali.

Spin, “Watch U2 and a U2 Cover Band Cover U2’s ‘Desire’”: last night they continued that streak by inviting a U2 cover band called Acrobat onstage in Toronto with them. They played “Desire” together, and it was raucous and joyful.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.