Oggi poi alla fine mi hanno fatto perdere la pazienza. Intanto quest’anno è tutto un ostentare quelle pochette con tracolla trasparenti spacciate per custodie da spiaggia per smartphone, ovviamente solo tra gli italiani. Li vedi fare la spola da una parte all’altra del litorale con il telefono che sballonzola sul petto o sulla pancia. All’inizio mi ero incuriosito perché pensavo fossero una specie di guscio protettivo per poter far le foto sott’acqua con l’iPhone come si fa già con la GoPro. Niente di tutto ciò. Me ne sono fatto mostrare una e sembrano tutt’altro che sigillanti. Ho notato se i tedeschi le usano ma provate un po’ a indovinare. A parte che di tedeschi con lo smartcoso in mano o peggio ancora che si fanno i selfie qui non ce n’è nemmeno l’ombra.
Poi oggi che tirava vento dal villaggio dei ricchi qui a fianco è stato tutto un tripudio di musica latino-americana di risulta, che è quasi peggio che avercela dall’ombrellone dietro perché ti senti completamente impotente. Stavano facendo una specie di festa di pre-ferragosto con base salsa merengue Enrique Iglesias bachata e cose del genere quando a un certo punto hanno lasciato librare in cielo palloncini colorati. Ho pensato che sarebbe stato bello poter dire a qualche avvenente turista tedesca “guarda, ci sono circa novantanove palloncini” ma so solo dire la seconda parte della frase e, soprattutto, non ho più l’età per concedermi avances alle turiste tedesche.
Ma il punto è che nessuno ha ancora pensato di allestire proposte turistiche simili ma con contenuti di qualità. Animatori che sono attori teatrali e che la sera, dopo cena, ti mettono in scena un Pirandello. Sul bagnasciuga musica si ma di qualità, tutta roba indie e generi hipster-friendly. Niente balli di gruppo ma solo corsi di teatro-danza secondo la scuola di Pina Bausch. Rassegne stampa lette da giornalisti al microfono del chiosco bar anziché le solite battute che non fanno più ridere nessuno. Concerti di musica classica contemporanea dopo cena e afterhours con le migliori avanguardie elettroniche. E soprattutto ampio spazio per la lettura sulle sdraio senza racchettoni, con i pargoli che seguono corsi di yoga e ritrovano il loro equilibrio interiore. Mai più merda latino-americana e mai più tracolle con gli smartphone che penzolano su tette rifatte. L’estate prossima ci organizziamo così, che ne dite?
Chettidevo dire, bisognerebbe istituire piccole repubbliche animator-free, tanto per cominciare. Confini difesi con le armi, promulgazione di regole per la decafonizzazione del cittadino. Ormai non ci si salva neanche in montagna.
Giusto, l’autogestione è sempre la migliore strada.
P.S.: gran bel nick.
Mai più merda latino-americana. Mi unisco allo sdegno. Non frequento il mare d’estate, quindi mi sono risparmiata il resto. Ma la merda di cui sopra si sente ovunque, e le gonadi (mie) son coriandoli.
ma quel “di sinistra” è ironico, vero?
Ma anxhe no. Voglio dire. Perchè non un bel niente. L’autogestione del tempo libero sarebbe mica possibile in un campeggio?
oddio, nemmeno in montagna? Speravo che almeno in alto-adige ci fosse più rispetto per queste cose 🙁
🙂
fondiamo un movimento, dai.
😉