quando ho letto della foto dell’ingegnera che era così bella che tutti hanno pensato che fosse in realtà una modella presa apposta per la pubblicità mi sei venuta subito in mente tu

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Quando ho letto della foto dell’ingegnera che era così bella che tutti hanno pensato che fosse in realtà una modella presa apposta per la pubblicità mi sei venuta subito in mente tu e tutte le volte in cui ti si sono aperte le porte per la tua avvenenza e non perché lo meritavi. Per non dire di chi se ne è approfittato per provare, senza successo, a portarti a letto. Mi sono ricordato persino di quando ti sei lamentata perché nella community degli scrittori amatoriali il punteggio ai tuoi racconti era salito quando avevi messo innocentemente una foto profilo con il tuo ritratto, anziché il solito personaggio dei Muppet con cui oramai ti conoscevano tutti in Internet. Poi è stata la volta dell’associazione di volontariato e di quanto sei riuscita a farti coinvolgere pur non sapendo che dietro tramava quel gruppo di invasati che poi sono andati a riempire le file di quell’altro movimento di invasati con le cinque stelle non appena sono state sdoganate certe bufale che ancora oggi ci farebbero morire dal ridere se non fosse che i tuoi amici, a breve, ce li troveremo al governo. Le tue foto come ambassador prima di partire per l’India che te le aveva fatte quel tizio che poi, quando non gliel’hai data – scusa se sono così diretto – poi chissà perché il tuo coinvolgimento nell’associazione è andato a scemare. Ma questo non è nulla rapportato al tuo ruolo perpetuamente secondario in un ambiente professionale quasi esclusivamente maschile, che poi è anche quello in cui opero io. Ci penso ogni volta in cui partecipo a qualche evento e mi rendo conto del mix tra pizzetti, ventri che tracimano da cinture intonate a scarpe assurde e pesantissimi laptop a tracolla, e penso a come sia possibile che ci sia una parte dell’umanità – quella femminile e quella a cui piacciono gli uomini anche se non fanno parte della parte femminile – a cui piacciono gli uomini. Un ruolo secondario che non è mai diventato primario. Sei troppo bella, appunto, e potresti essere scambiata per una modella presa apposta per vendere cose, convincere persone, avvicinare relazioni, rendere più intimi rapporti tra aziende, attirare figure che contano, persino creare conflitti. Quindi, scusa se mi ripeto ma quando ho letto della foto dell’ingegnera che era così bella che tutti hanno pensato che fosse in realtà una modella presa apposta per la pubblicità e mi sei venuta subito in mente tu e tutte le volte in cui ti si sono aperte le porte per la tua avvenenza e non perché lo meritavi ho pensato che boh, chissà se è davvero avvilente.

2 pensieri su “quando ho letto della foto dell’ingegnera che era così bella che tutti hanno pensato che fosse in realtà una modella presa apposta per la pubblicità mi sei venuta subito in mente tu

  1. Non che ne abbia esperienza diretta, ma credo che lo sia avvilente quando poi vorresti che le tue capacità fossero riconosciute e non lo sono se non stai coricata.

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