alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 12.09.15

Standard

minima&moralia, “La traduzione come atto d’amore”: Troppe volte abbiamo ascoltato e letto l’amara sentenza sulla vita agra dei traduttori. Che però andrebbe ribaltata: in realtà tradurre è decisamente sexy. Il ritornello della vita agra è coazione a ripetere di un vecchio stereotipo: vero, sacrosanto, ma talmente abusato che ormai genera inquietudine soltanto a sentirlo.

The New Yorker, “What Ever Happened to Google Books?”: Today, the project sits in a kind of limbo. On one hand, Google has scanned an impressive thirty million volumes, putting it in a league with the world’s larger libraries (the library of Congress has around thirty-seven million books). That is a serious accomplishment. But while the corpus is impressive, most of it remains inaccessible. Searches of out-of-print books often yield mere snippets of the text—there is no way to gain access to the whole book. The thrilling thing about Google Books, it seemed to me, was not just the opportunity to read a line here or there; it was the possibility of exploring the full text of millions of out-of-print books and periodicals that had no real commercial value but nonetheless represented a treasure trove for the public. In other words, it would be the world’s first online library worthy of that name. And yet the attainment of that goal has been stymied, despite Google having at its disposal an unusual combination of technological means, the agreement of many authors and publishers, and enough money to compensate just about everyone who needs it.

Il grande marziano, “Il dolce, caldo conforto dell’Asocial Network”: Facebook insomma non fa che aiutarci a mettere in pratica il principio consolatore del Daily Me già ipotizzato da Nicholas Negroponte nel 1995, ovvero quello di creare un quotidiano virtuale personalizzato sulle preferenze individuali. Il passo successivo è quello, praticato da molti di noi, di eliminare (bannare o togliere l’amicizia) i contatti che hanno idee politiche o sociali diametralmente opposte dalle nostre. Così succede che coloro che tenderanno a sinistra elimineranno i contatti che postano i busti di Mussolini, che inneggiano ai marò eroi, che condividono le foto delle felpe di Salvini, che non fanno altro che ripetere come dischi rotti che i migranti devono restarsene a casa loro e altrimenti bisogna rispedirli indietro, quando non addirittura sparagli; gli atei tenderanno a eliminare i contatti che postano le icone dei Santi, il pensiero del giorno di Papa Francesco, citazioni della Bibbia; gli omosessuali elimineranno gli omofobi; i creduloni di scie chimiche e vaccini autistici faranno fuori gli scettici e i cicappini oltranzisti; eccetera eccetera eccetera.

Un pensiero su “alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 12.09.15

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.