alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 27.09.15

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doppiozero, “La fedeltà del traduttore”: Il mio punto di partenza è la scrittura. In seguito il mio percorso ha virato verso la traduzione, ma la scrittura letteraria rimane sempre per me qualcosa che “esiste”, che c’è, anche se sottotraccia. Dopo un periodo di primo rodaggio come traduttrice, quando ho preso il volo, ho cominciato ad avere l’impressione che la mia parola potesse attivarsi solo in funzione della parola di un altro. Ogni volta che rileggo le mie traduzioni, anche a distanza di anni, rimango molto colpita dall’alchimia della mia lingua a contatto con la lingua di un autore.

Internazionale, “Il fascino degli impostori”: Bugiardi incalliti, mentitori seriali, truffatori, artisti del plagio. Alcuni sono finiti in miseria dopo essere stati sbugiardati, altri hanno fatto talmente tanti soldi, convincendo milioni di persone della propria impostura, che ne sono tutto sommato usciti indenni.

Gli Stati Generali, “Giovanni Lindo Ferretti, dall’Urss ad Atreju”: Diceva un vecchio adagio che non bisognerebbe mai fidarsi troppo di chi è diventato un punk dopo l’adolescenza. Giovanni Lindo Ferretti punk lo è diventato intorno ai trent’anni, dopo aver lavorato come operatore psichiatrico.

Il Post, “La musica dei trailer”: La gran parte delle volte non è quella della colonna sonora del film: ci sono società che producono solo “musiche da trailer”.

Linkiesta, “L’utopia di Mattei: l’indipendenza energetica di un Paese senza energia”: Gli americani, però non mollano, e spingono affinché Mattei sia dimissionato, per poter usufruire delle ricerche di Agip ed estrarre a loro piacimento in Italia. Mattei viene rimosso dal vertice di Agip, di cui diventa membro del Cda, e in cambio gli viene offerto un posto da parlamentare Dc alla consulta nazionale prima e in parlamento poi. È il 1945. 99 su 100 si sarebbero arresi. Mattei si è conquistato la tranquillità, un posto sicuro da peone del nascente establishment democristiano, che di lì a tre anni avrebbe trionfato alle elezioni e sarebbe rimasto al potere per cinquant’anni.

Pithcfork, “Learning to Love Low Bit Rates”: For a certain point on the timeline of music discovery, quality wasn’t a defining factor. In the dawn of mp3 players, the big draw was the amount of music you could carry with you. “Your entire library in your pocket” is how Steve Jobs put it when he introduced the iPod in 2001. When filesharing subsequently exploded, there were no rules. Low bit-rate mp3s colored the experience of music discovery in the early 21st century.

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