doppia coppia

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Lorenzo ha quel programma per il Commodore in cui scrivi delle parole e quello con una voce robotica le ripete per filo e per segno. Ha affinato persino la tecnica affinché il risultato sia il più verosimile possibile, raddoppiando o triplicando certe lettere o dilatando le sillabe in modo che la pronuncia digitale americana del computer sia più somigliante a quella italiana e l’effetto Kraftwerk fai-da-te più esilarante. Dopo due o tre parolacce abbastanza scontate scrive “andiamo di là a scopare?”. Antonella sembra ridere della cosa ma non accetta subito l’invito perché è fatta così. Anche a me spiace un po’ perché se non lasciano libero lo studio in casa di Lorenzo per accomodarsi in camera da letto non posso rimanere solo con la sua amica e magari fare lo stesso. Lorenzo è più che benestante e l’estate scorsa, prima di partire per una vacanza in Grecia come premio di una maturità pagata fior di quattrini in una scuola privata, ha messo al corrente Antonella della sua attrazione, dicendole di pensarci in modo da fargli avere una risposta al suo rientro. Lorenzo ora fa il primo anno di Economia e gestisce i rapporti interpersonali come atti di compravendita, ma forse è lui che ha capito prima di tutti come si fa per avere successo. Secondo me è solo l’ennesima conferma che con i soldi è tutto più facile ma non lo dico perché è inutile fare l’originale con i miei ascolti e la mia pettinatura da Depeche Mode e poi formulare considerazioni così scontate. Il gruppo è ben assortito se pensate che Antonella invece è la bellona della scuola – a differenza di Lorenzo siamo tutti ancora alle superiori e Antonella è in classe con me – e quando passiamo tutti e quattro in macchina per il centro risponde provocando con lo sguardo gli uomini più maturi. Io glielo faccio notare perché Lorenzo mi è simpatico e sarà pure scaltro ma non ha mica capito come funziona con le ragazze troppo appariscenti e non contano nulla fattori come l’età, il reddito, l’avere l’automobile e i genitori che ti lasciano la casa libera ogni fine-settimana per andare a sciare. Chiude il quartetto Simona che è diversissima da me ma ci siamo già baciati una volta a una festa. Simona è la vera outsider ed è amica di Antonella, a cui probabilmente piaceva l’idea di una uscita in quattro, so che ha gusti musicali davvero confusi, che sua madre fa la parrucchiera in casa e che suo padre è un craxiano di ferro. Beviamo ancora un po’ di Lancers che con il Mateus e la vodka alla pesca sembra essere la bevanda ufficiale degli anni 80. Io non me ne intendo e lo trovo dozzinale, preferisco di gran lunga la birra o al limite il gin tonic, ma non mi permetto di intavolare discussioni sui gusti delle persone abbienti, poi però Antonella finalmente si lascia convincere e così posso provare a darmi da fare pure io, anche se non vi nascondo che un giro sul Commodore prima me lo farei volentieri.

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