quarantasette morto che canta

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Quando ho letto la notizia ho scritto a mia cognata, che è l’unica della famiglia che insieme a me apprezza queste cose, che non si poteva mancare. Poi è andata come andata: il 2016 che va chiudendosi è stato uno dei soliti anni densi di concerti non visti, e quello in cui Eugenio Finardi ha celebrato i quarant’anni della musica più ribelle del cantautorato nostrano secondo me dev’essere stato proprio bello. Anzi, se lo avete visto scrivetemi due righe qui sotto, che mi fate piacere. Ma non è questo il punto. Quando ho letto la notizia, e ancora prima di scrivere a mia cognata, ho pensato che ormai, tra i vivi, di reunion non ne manca nemmeno una. Forse quella dei due liocorni ma non è di queste canzoni che si nutre un animo punk come il nostro. Anzi no. Ho pensato che poteva essere un’idea quella di rimettere insieme i Decibel, ormai che Ruggeri è alla frutta un bel rigurgito paleo-giovanilistico non ci starebbe male nemmeno per lui. E mi spiace non poter provare questa mia facoltà di prevedere il futuro – gli aneddoti di questo blog, come avrete ormai capito, sono per la maggior parte baggianate e il resto farneticazioni – perché proprio qualche giorno fa la mia collega Caterina mi ha sottoposto questo link. Quindi mentre di Finardi si può dire che, con l’operazione Musica Ribelle 2.0 abbia riunito se stesso, di Ruggeri come possiamo commentare? I Decibel hanno fatto un singolo così potente da essere incommensurabile, che è la celeberrima “Contessa”, un album che io volevo a tutti costi acquistare ma che mia sorella, fan degli Inti Illimani che tanto i Decibel schifavano da indurli a mettere su una band punk, mi aveva vietato di chiederne l’acquisto a mio papà, un disco precedente a quello dal titolo esplicito “Punk”, che poi con il punk non c’entra una mazza, e altro vario fighettume da Milano-bene che in confronto Jo Squillo è Mick Jones. Quindi non ci resta che aspettare l’uscita di questo nuovo fantomatico disco dei Decibel, che tanto, lo sappiamo, oramai il punk lo fanno solo i vecchi come loro e lo ascoltano solo i vecchi come me. Ma, se devo essere sincero, questa operazione un po’ di paura me la fa.

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