se ti manca un venerdì prova con un lunedì

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La scansione settimanale, oltre ad avere una funzione sociale e religiosa, e un giorno dedicato a una funzione religiosa e i restanti privi di un’analoga cerimonia civile ricorrente da osservare tutti insieme, costituisce in sé il nucleo fondante di quel perfido incessante loop intorno al quale ruota l’economia come la conosciamo. Si tratta ovviamente di una convenzione sociale che ha radici nella scansione della natura, imposta dalla ciclicità della sua matrice che abbiamo accettato come modello fondante dei rapporti commerciali di qualunque natura e, purtroppo, della vita stessa.

Ma ci sono cose che inducono a una riflessione. Qualche giorno fa un amico su Facebook ha scritto che il modo più efficace per non sentire la tristezza del lunedì è quello di mettersi in proprio, di dotarsi di una partita IVA, un sistema che trasforma la routine adottando una formula in cui è sempre lunedì, volendo. Se ci pensate bene lavorare così può presentarsi come un ininterrotto ciclo produttivo senza riposo, manutenzione impianti (questa sì che è una metafora, se ci riferiamo al corpo e alla mente umana), pausa sigaretta, ponte dell’Immacolata o chiusura aziendale in agosto come la Fiat di una vita fa.

Una ragione in più per andare fieri di esser stati creati per nascere e vivere da lavoratore dipendente perché, probabilmente, si è più poveri e meno liberi e disposti alla sottomissione a un datore  di lavoro, un padrone o un bancomat, ma chi se ne importa, sono pronto a sacrificare qualche soldo e un po’ della mia indipendenza per avere in cambio certe tranquillità che non hanno prezzo e far fronte a un lunedì solo alla settimana, che è comunque già troppo. Buon weekend.

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