brucia

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Esiste un patto occulto tra le forze armate e quelle disarmate ma comunque fondamentali a mantenere l’ordine e la sicurezza di questo paese. Non lo sostengo io né questo blog si assume la responsabilità di un pour parler che, dal mio punto di vista, non sta né in cielo né in terra. A prova di ciò è bene che sappiate che il padre di Ester faceva il vigile del fuoco e, anche ora che è in pensione, sembra potersi permettere il lusso di dare ordini a carabinieri, poliziotti e vigili urbani. Ester mi ha messo al corrente di quella volta in cui c’era un incidente in autostrada e suo papà ha redarguito una pattuglia, di stanza in un punto di controllo poco oltre, in quanto l’emergenza richiedeva la presenza degli agenti sul luogo dell’accaduto. Quello più alto in grado, incredulo da così tanta presunzione, ha preteso all’istante l’esposizione di un documento di identità e, di fronte al tesserino di ex componente del corpo dei pompieri, si è precipitato col resto della pattuglia a prestare assistenza agli automobilisti coinvolti e alle vittime.

Ester è così tanto dentro a questa storia che ha addirittura sposato un vigile del fuoco e io sono convinto che, sotto sotto, ci sia una sorta di disillusione da parte di una figlia di padre ingombrante nei confronti del genere maschile. Di certo uno scenografo, un cuoco o un musicista non portano dietro nemmeno le ciabatte a uno che spegne incendi e salva la gente prima che muoia abbrustolita.

Un aneddoto-spazzatura che, peraltro, suona strano a tutti quelli che invece pensano che ci sia una rivalità di corpo tra tutti i paladini della buona reputazione forzata del nostro tricolore.

C’era addirittura un coro da stadio di ultras di provincia che metteva sullo stesso piano carabinieri, celerini e controllori. Chi è, tra tutti questi, che garantisce la sicurezza e il decoro. Chi è la buoncostume, la guardia costiera, i forestali e la polizia ferroviaria. Chi ti fa il verbale se hai le gomme troppo lisce. A proposito, ho scoperto che ora, in barba alla dicotomia tra gomme invernali e gomme estive, esiste una varietà di pneumatici che si chiama quattro stagioni e che, quando l’ho sentita, ho pensato subito a delle ruote con i funghi a supportare l’autunno, il prosciutto e le olive in corrispondenza con l’inverno, i carciofi a figurare la primavera e infine i pomodori e il basilico in rappresentanza dell’estate. C’è chi dice che una pizza sia meglio di una parola, ma anche due, di pizze, se ben assestate. Ho avuto un batterista, una volta, che di mestiere faceva il pompiere e, come potete immaginare, meglio non scendere nei dettagli.

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